Obiettivo rinnovabili ancora possibile ma è corsa contro il tempo

L'allarme di Irena in vista di Cop30

Il traguardo globale di triplicare la capacità di energia rinnovabile entro il 2030, stabilito dal Consenso degli Emirati Arabi Uniti (Uae Consensus) alla Cop28, è un obiettivo ancora alla portata, ma richiede un’accelerazione sostenuta del ritmo attuale. È questa la principale evidenza che emerge dal rapporto Delivering on the Uae Consensus, pubblicato da Irena in collaborazione con la Presidenza della Cop30 e la Global Renewables Alliance.

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Foto di Siwawut Phoophinyo su Unsplash.

Il documento evidenzia che, nonostante un anno da record, il mondo sta procedendo troppo lentamente. Nel 2024, l’industria delle rinnovabili ha installato un incredibile record di 582 GW di nuova capacità a livello globale, segnando un nuovo primato per il terzo anno consecutivo e riducendo il deficit previsto di capacità rinnovabile al 2030 (da 1,49 TW stimati l’anno scorso a 0,9 TW attuali). Tuttavia, per raggiungere l’obiettivo di triplicazione, la capacità media annua deve aumentare a 1.122 GW/anno tra il 2025 e il 2030, il che significa che il record del 2024 è stato comunque inferiore di 462 GW rispetto a quanto necessario.

Record di capacità ma ritmo insufficiente

Se il settore delle rinnovabili mostra segni di speranza, la seconda componente fondamentale dell’Uae Consensus, ossia il raddoppio del tasso medio annuo di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030, è in netto ritardo. Il miglioramento nell’intensità energetica registrato nel periodo 2023-2024 si attesta intorno a un misero 1%, un valore nettamente inferiore al 4% richiesto annualmente per raggiungere l’obiettivo.

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Questo significativo gap implica che, per colmare la distanza, è ora necessario un miglioramento annuale dell’intensità energetica di almeno il 5% tra il 2025 e il 2030. Un progresso nettamente superiore è indispensabile, in particolare nei settori di utilizzo finale come i trasporti, il riscaldamento, gli edifici e l’industria.

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Rinnovabili: obiettivi e gap tra economia e disparità geografiche

Il rapporto sottolinea che la transizione energetica è spinta da ragioni economiche. Nel 2024, oltre il 90% della nuova capacità di generazione di energia rinnovabile era più economica rispetto al combustibile fossile.

Ciononostante, la distribuzione della capacità installata rimane estremamente sbilanciata a livello geografico. Asia, Europa e Nord America detengono l’85,4% della capacità rinnovabile installata a fine 2024. La maggior parte della nuova capacità aggiunta è stata nel fotovoltaico solare (452,1 GW), ma la distribuzione in Africa, America Centrale e nei Paesi in via di sviluppo è insufficiente e rallentata dalle difficoltà nell’accesso ai finanziamenti climatici.

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Cop30: mobilitare infrastrutture e finanza per transizione equa

Per rispettare gli obiettivi, si rende necessario un ingente sforzo finanziario e normativo. Il rapporto stima che il raggiungimento degli obiettivi dell’Uae Consensus richiederà un investimento cumulativo di circa 26 trilioni di euro in rinnovabili, reti, misure di flessibilità ed efficienza energetica tra il 2025 e il 2030, con una media annuale di circa 4,30 trilioni di euro. Gli investimenti nella capacità di energia rinnovabile devono aumentare di 2,3 volte per raggiungere circa 1,25 trilioni di euro all’anno nel periodo 2025-2030.

Irena esorta perciò i policy maker a concentrarsi su azioni urgenti e settoriali, tra cui:

  • Politiche e regolamentazione. Inserire obiettivi specifici e misurabili nelle contribuzioni determinate a livello nazionale (Ndc 3.0) e snellire i processi di autorizzazione per gli impianti e la rete.
  • Infrastrutture e flessibilità. Semplificare e velocizzare i permessi, digitalizzare le reti e dare priorità allo stoccaggio per sviluppare la flessibilità del sistema (previsto un aumento di 3x, 2.5x e 2x della flessibilità giornaliera, settimanale e stagionale entro il 2030 rispetto al 2019).
  • Finanza internazionale. Sbloccare finanziamenti per i mercati emergenti, riconoscendo il ruolo cruciale di una decisione alla Cop30 sulla Baku to Belém Roadmap per catalizzare la finanza climatica.

La Cop30, ospitata dal Brasile dal 10 al 21 novembre, è identificata come il momento cruciale per i leader mondiali per dimostrare lo sforzo collettivo necessario a convertire gli impegni in implementazione concreta, garantendo che la transizione energetica sia giusta, equa e non lasci indietro nessuno.

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