L’Italia si posiziona come protagonista attivo nel dibattito sulla futura governance energetica globale, lanciando alla Pre-Cop30 una proposta programmatica dirompente. Insieme a un nucleo di Paesi di rilevanza strategica (Brasile, Giappone e India), ha presentato il Belém 4X Pledge on sustainable fuels, un impegno che chiede di quadruplicare la produzione globale di fuel sostenibili entro il 2035, prendendo come riferimento i livelli di produzione del 2024.

Questa iniziativa non è passata inosservata: ha già ottenuto il riconoscimento ufficiale dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie), un endorsement cruciale che ne sottolinea la serietà e la fattibilità tecnica. La proposta è il contributo concreto dell’Italia per dare attuazione al Global Stocktake (il bilancio globale dei progressi verso l’Accordo di Parigi), superando la mera dichiarazione d’intenti per diventare un vero e proprio strumento d’azione negoziale, politico e d’investimento.
Gava: dati scientifici e “condivisione internazionale”

Come ha rimarcato il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Vannia Gava, l’iniziativa si basa su dati scientifici e sta già riscuotendo una condivisione internazionale. La presentazione a Brasília del Pledge sottolinea l’obiettivo di promuovere una transizione energetica equa, trasparente e sostenibile per tutti i Paesi, in linea con il principio di giustizia climatica.
L’Italia è fiduciosa di raccogliere il sostegno di un numero crescente di nazioni, incluse quelle dell’Unione Europea. Il successo del 4X Pledge alla Cop30 (che si terrà in Brasile) dipenderà dalla capacità dei Paesi proponenti di presentare piani d’azione nazionali dettagliati e quantificabili, dimostrando che l’ambizione di quadruplicare la produzione è non solo desiderabile, ma concretamente realizzabile attraverso politiche mirate, incentivi fiscali e standard normativi chiari.
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Verso la Cop30, attese e impegni: traguardi attesi
Il 4X Pledge è profondamente ancorato alla necessità di coniugare tre imperativi: sostenibilità, sicurezza e produttività. Il traguardo principale è quello climatico. Quadruplicare i sustainable fuels (che includono biocarburanti avanzati, idrogeno verde e blu, e-fuels) è vitale per la decarbonizzazione di quei settori ad alta intensità energetica, noti come hard-to-abate, dove l’elettrificazione diretta è difficile o impossibile.
- Aviazione e trasporto marittimo: settori chiave per l’Italia. L’obiettivo è soddisfare una quota significativamente maggiore del loro fabbisogno energetico con Saf e biocarburanti per il trasporto navale, riducendo drasticamente le emissioni di carbonio.
- Riduzione delle emissioni: si stima che il quadruplicamento possa portare a una riduzione potenziale di centinaia di milioni di tonnellate di CO2 equivalenti all’anno entro il 2035, accelerando la traiettoria globale di 1,5°C.
Il Pledge risponde direttamente alla crisi energetica post-bellica, promuovendo una maggiore resilienza delle forniture.
- Riduzione della dipendenza dai fossili: aumentare la produzione autoctona o da partner affidabili di combustibili sostenibili diversifica il mix energetico e diminuisce la vulnerabilità alle fluttuazioni geopolitiche del mercato dei combustibili fossili.
- Filiere nazionali/regionali: la spinta all’innovazione mira a sviluppare filiere produttive domestiche, come l’utilizzo di scarti agricoli o biomasse non alimentari per i biocarburanti avanzati in Paesi come l’Italia e il Brasile, garantendo maggiore autonomia.
Produttività e investimenti: sblocco di miliardi di euro
Il Pledge è, in primo luogo, uno strumento di politica d’investimento. Il raggiungimento dell’obiettivo richiederà una massiccia iniezione di capitali.
- Obiettivo finanziario: l’impegno punta a sbloccare miliardi di euro in investimenti in infrastrutture, ricerca e sviluppo, in particolare per la costruzione di nuove bioraffinerie, impianti di produzione di idrogeno da elettrolisi e hub per la cattura e riutilizzo della CO2.
- Creazione di lavoro e innovazione: questo flusso di investimenti è destinato a generare nuovi posti di lavoro altamente qualificati nel settore green e a consolidare la leadership tecnologica in Paesi come l’Italia.
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