ILconcetto di Smart home è sempre più d’uso comune da parte del pubblico italiano. Il 74% ne ha sentito parlare almeno una volta (in costante crescita rispetto al 69% nel 2020, 68% nel 2019, 59% nel 2018). Circa la metà del campione intervistato possiede in casa almeno un oggetto smart. Il 2021 segna poi una forte crescita di tutti i canali di vendita, con la ripresa sostenuta della filiera tradizionale (+40%, 245 milioni di euro) grazie anche agli incentivi statali (ecobonus su tutti). Bene anche gli eRetailer che hanno continuato a cavalcare la spinta agli acquisti online (+25%, 225 milioni di euro) e i retailer multicanale che hanno recuperato dai contraccolpi economici generati dalla pandemia (125 milioni di euro, +29%).

Sono questi alcuni dei risultati della ricerca presentata dall’osservatorio Internet of Things della School of management del politecnico di Milano al convegno La Smart home riprende a correre e apre la porta ai servizi, che si è svolto il 18 febbraio.

Smart home: 2021 anno della riscossa

Il 2021 ha segnato la riscossa del mercato Smart home che ha registrato +29% rispetto al 2020 e raggiungendo quota 650 milioni di euro, pari a 11 euro in media per abitante. Questo risultato estremamente positivo segna anche lo stacco rispetto i livelli pre-pandemia. A incidere sulla crescita, che poteva essere ancora più notevole, è stata soprattutto la carenza di semiconduttori e materie prime con ben 75 milioni di euro di mancate vendite.

osservatorio IoT, politecnico Milano
Fonte: dati osservatorio Internet of Things, School of management, politecnico di Milano.

Il mercato è principalmente guidato da elettrodomestici (135 milioni di euro), smart speaker (130 milioni di euro), soluzioni per la sicurezza (125 milioni), caldaie, termostati e condizionatori connessi per riscaldamento e climatizzazione (110 milioni), seguiti da casse audio, lampadine, smart plug e dispositivi per gestire tende e tapparelle da remoto.

osservatorio IoT, politecnico Milano
Fonte: dati osservatorio Internet of Things, School of management, politecnico di Milano.

Allargando lo sguardo a livello europeo, ad allungare il passo è il Regno Unito (4 miliardi di euro, +43%, 58,7 euro/abitante) seguito a breve distanza dalla Germania (3,9 miliardi di euro, +37%, 46,8 euro/abitante). L’Italia accorcia le distanze dalla Francia (1,3 miliardi di euro, +16%, 19,4 euro/abitante) e incrementa il suo distacco dalla Spagna (480 milioni di euro, +14%, 10,1 euro/abitante).

Le tendenze del mercato

A guidare il mercato sono gli elettrodomestici con una quota pari al 21% e un tasso di crescita del +35%, grazie a un progressivo ampliamento dell’offerta e al boom di vendita di alcune tipologie di piccoli elettrodomestici come robot aspirapolvere e purificatori d’aria. Seguono gli smart speaker (20% del mercato, +25%), un comparto in cui gli acquisti si stanno orientando sempre più verso dispositivi dotati di display (pari a una quota del 25% degli speaker venduti nel 2021, il 40% in termini di valore). Secondo i dati della ricerca, rimane però ancora molto da fare per una vera integrazione con la Smart home: in Italia solo l’11% dei possessori di smart speaker utilizza questi dispositivi per gestire altri oggetti smart in casa.

In forte ripresa sono anche le soluzioni per la sicurezza (19%) trainate da soluzioni hardware quali videocamere, sensori per porte/finestre e serrature connesse. Seguono, in termini di incidenza sulle vendite, le caldaie, i termostati e i condizionatori connessi per la gestione del riscaldamento e della climatizzazione (17%, +45% rispetto al 2019): è questa l’area che sta crescendo di più nel mercato, favorita in particolare dalla vendita di impianti spesso abbinati a termostati smart che beneficiano di incentivi quali Superbonus ed Ecobonus, ma anche dalla possibilità di ottenere benefici nel risparmio e nell’efficienza energetica. La rimanente quota del mercato è costituita da casse audio (9%, +20%), lampadine (8%, +25%), smart plug (prese elettriche, 2%, +30%) e dispositivi per gestire tende e tapparelle da remoto (2%, +45%).

Cambiano gli stili di vita

Per il 21% degli italiani l’utilizzo di oggetti smart è aumentato rispetto al periodo pre-pandemia. La classifica delle attività che quotidianamente vengono svolte più di prima vede in testa l’igienizzazione degli ambienti (47%) seguita da: lavoro da remoto/Dad (45%), preparazione dei pasti (25%), attività fisica in casa (18%), cura del verde (13%).

osservatorio IoT, politecnico Milano
Fonte: dati osservatorio Internet of Things, School of management, politecnico di Milano.

Rispetto ai canali di vendita, il 2021 è stato un anno di forte ripresa. Gli eRetailer hanno beneficiato della spinta sugli acquisti online raggiungendo una quota pari al 35% del mercato. I retailer multicanale e la filiera tradizionale, che nel 2020 avevano frenato anche a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, nell’anno appena concluso sono stati protagonisti di una ripresa importante. Anche la filiera tradizionale ha osservato una forte crescita grazie soprattutto alla spinta degli incentivi, Ecobonus su tutti. Rimangono limitate per il momento le vendite di utility, assicurazioni e telco.

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Freelance nel campo della comunicazione, dell’editoria e videomaker, si occupa di temi legati all’innovazione sostenibile, alla tutela ambientale e alla green economy. Ha collaborato e collabora, a vario titolo, con organizzazioni, emittenti televisive, web–magazine, case editrici e riviste. È autore di saggi e pubblicazioni.