L’Italia dovrebbe figurare tra i Paesi che guidano la transizione verso la neutralità carbonica, ma le rinnovabili sono ancora in fase di stallo. Manca un quadro normativo pluriennale che aggiorni i target alle nuove proposte europee e gli strumenti, che introduca misure sistematiche e ben finanziate per l’adattamento climatico. Per fare questo, è necessario un salto di qualità. La svolta è urgente e potrebbe trovare naturale declinazione nella proposta, come già successo in Germania, Francia Spagna e Regno Unito, di una legge per la protezione del clima capace di affrontare e risolvere alcuni nodi cruciali: affrontare cioè in maniera congiunta: crisi climatica, indipendenza energetica, costi dell’energia.

Muovendo da queste premesse, si è tenuta il 14 luglio la terza Conferenza Nazionale sul clima, organizzata da Italy for Climate, il centro studi della fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, con il patrocinio del ministero della Transizione ecologica e della Commissione europea, che ha presentato la roadmap per realizzare in Italia una convinta accelerazione della transizione ecologica.

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Rinnovabili: proposte operative per l’Italia

L’edizione 2022 della conferenza ha coinvolto rappresentanti delle istituzioni, degli enti di ricerca, delle imprese, della società civile e dei principali stakeholder nazionali per meglio mettere a fuoco l’urgenza di assicurare, con gli strumenti giusti, anche l’aspetto sociale della transizione energetica a misura d’uomo. Secondo le premesse, l’attuale crisi climatica ed energetica viene da lontano ed è figlia di un modello insostenibile a più livelli. Per affrontarne le cause e costruire un percorso verso la neutralità climatica occorre uscire quanto prima dall’economia fossile, discutere le strategie da mettere in campo per raggiungere gli obiettivi climatici e accelerare sulla via delle rinnovabili.

In particolare, la conferenza si è concentrata sulle proposte per tradurre REPowerEU e rispondere alle esigenze specifiche dell’Italia, per affrontare il caro bollette, rilanciare l’economia, aumentare la sicurezza nazionale centrando al tempo stesso obiettivi climatici ambiziosi.

Le misure concrete presentate da Italy for Climate sono:

  • aumentare le misure per il risparmio e l’efficienza nei consumi civili, nei trasporti e nell’industria;
  • aumentare le rinnovabili complessive dal 20% attuale al 45% al 2030;
  • aumentate la quota di produzione di elettricità da fonti rinnovabili dal 41% all’84% al 2030, ridisegnando la misura del Superbonus e incentivando l’iniziativa Tetti solari per sfruttare al massimo il potenziale di generazione fotovoltaica dalle coperture degli edifici;
  • azzerare l’uso energetico del carbone, tagliare al 2030 del 41% i consumi petroliferi e del 45% quelli di gas naturale;
  • ridurre al 2030 le emissioni di gas serra del 60%, al netto degli assorbimenti e del 65% includendo gli assorbimenti, migliorando il target europeo medio del 55%.

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Bonafé: “Tassonomia, incidente di percorso”

Per accelerare la decarbonizzazione, l’obiettivo centrale è quello di innovare il sistema produttivo e renderlo più efficiente e sostenibile, produrre rispettando le risorse e l’ambiente. Lo ha sottolineato Simona Bonafè, membro della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare al Parlamento europeo: “L’Europa il percorso l’ha tracciato quando un anno fa ha votato la legge sul clima, prendendo l’impegno preciso di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030. La guerra in Ucraina e il voto sulla tassonomia contro il Green deal fanno sì che quell’impegno sia oggi ancora più stringente”, ha dichiarato in occasione della conferenza, sottolineando che il voto sulla tassonomia è “un incidente di percorso e non ha senso logico”.

Senza la transizione ecologica non si esce dalla dipendenza dalle fonti fossili. Da questo punto di vista, REPowerEU è cruciale per l’autonomia energetica, per ridurre e diversificare l’approvvigionamento del gas: “Da una parte, incentivando le politiche che vanno ad incidere sull’efficientamento e i risparmi energetici, dall’altra puntando sulle rinnovabili”, ha chiarito Bonafè.

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Superbonus: la proposta

La proposta di Italy for Climate di ridisegnare il Superbonus vuole puntare a promuovere prioritariamente interventi integrati di elettrificazione totale delle abitazioni, con distacco dalla rete del gas e introduzione di pompe di calore e piastre a induzione per la cottura del cibo, obbligatoriamente integrate laddove possibile con impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.

Oltre al tipo di intervento incentivato, in base alla proposta, saranno necessari alcuni correttivi:

  • modificare la quota da portare a detrazione che dovrà tenere conto dei minori costi e tempi di rientro dell’investimento e che potrà essere regolata in chiave redistributiva (ad esempio, collegandola all’Isee);
  • introdurre un sistema di controllo dei prezzi per contrastare atteggiamenti speculativi;
  • garantire la facilità di accesso al meccanismo di incentivazione e di realizzazione degli interventi;
  • garantire il coinvolgimento del settore bancario, per il quale andranno risolte le criticità emerse dall’attuale Superbonus.

Il nuovo rapporto di Irena conferma il ruolo fondamentale delle rinnovabili in termini di costi e competitività che svolgono nell’affrontare le odierne emergenze energetiche e climatiche, accelerando la transizione in linea con il limite di riscaldamento di 1,5°C e gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. In base ai dati rilanciati dal direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia rinnovabile, Francesco La Camera, i costi per le energie rinnovabili hanno continuato a diminuire nel 2021: il costo dell’elettricità dall’eolico onshore è diminuito del 15%, l’eolico offshore del 13% e il solare fotovoltaico del 13% rispetto al 2020. Si stima che, dati gli attuali prezzi elevati dei combustibili fossili, l’energia rinnovabile aggiunta nel 2021 farà risparmiare circa 55 miliardi di euro dai costi globali di generazione totale nel 2022. Investire in fonti energetiche pulite aggiungerebbero inoltre 85 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo nelle energie rinnovabili e in altre tecnologie legate alla transizione al 2030.

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Freelance nel campo della comunicazione, dell’editoria e videomaker, si occupa di temi legati all’innovazione sostenibile, alla tutela ambientale e alla green economy. Ha collaborato e collabora, a vario titolo, con organizzazioni, emittenti televisive, web–magazine, case editrici e riviste. È autore di saggi e pubblicazioni.