efficienza energetica

Per risparmiare in bolletta, Enea ha elaborato uno studio denominato “Azioni per la riduzione del fabbisogno nazionale di gas nel settore residenziale”, presentato in data odierna dal presidente Gilberto Dialuce, durante un evento stampa online, al quale hanno partecipato il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, il delegato nazionale Energia e Rifiuti dell’Anci, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini e la direttrice del Dipartimento Efficienza energetica dell’Enea, Ilaria Bertini. 

Le misure comportamentali e amministrative da adottare

Soprattutto in riferimento al riscaldamento invernale, si possono adottare sia misure comportamentali che amministrative, che possono avere un ruolo fondamentale a livello di risparmio energetico. 

Tra di esse, l’abbassamento di 1 °C dei termostati, dai 20° abituali a 19° per ottenere un risparmio medio nazionale del combustibile per riscaldamento domestico del 10,7%. Non solo, la riduzione di un’ora al giorno dell’accensione può contribuire ad una diminuzione del 3,6% del consumo.

Se poi si aggiungono a queste misure, la riduzione di 15 giorni del periodo di accensione, il risparmio può arrivare al 17,5%, che corrisponde a 2,7 miliardi di metri cubi di gas, rispettivamente: 1,65 miliardi dalla diminuzione di 1°C e 550 milioni dalla riduzione di un’ora giornaliera. 

Lato bollette, queste proposte significano un risparmio complessivo, calcolato sui prezzi attuali, di 178 €/anno per famiglia. 

Sul fronte comportamentale, l’utilizzo delle pompe di calore elettriche già installate per il condizionamento estivo anche per il riscaldamento invernale, la riduzione dell’uso del gas per acqua calda sanitaria e cucina, il minor consumo di energia elettrica grazie a un uso migliore degli elettrodomestici, possono portare ad un risparmio di 3,6 miliardi di metri cubi/anno. 

Inoltre, ulteriori 0,4 miliardi possono essere risparmiati con la sostituzione di elettrodomestici e climatizzatori con modelli ad alta efficienza e l’installazione di un’illuminazione a Led. 

“Risparmiare energia è un imperativo e come Enea vogliamo dare il nostro contributo sul fronte della ricerca, delle tecnologie innovative e della promozione di una cultura sull’uso intelligente di questo bene, senza rinunciare al comfort, in una prospettiva di decarbonizzazione e di progressiva riduzione delle forniture dall’estero già da quest’inverno”, ha sottolineato il presidente Dialuce. 

“La tempestiva adozione delle misure indicate nello studio, anche scontando un fattore di riduzione degli effetti dovuti alla difficoltà di controllare nei riscaldamenti non centralizzati, potrebbe inoltre consentire di ridurre la pressione sugli stoccaggi di modulazione del gas per il prossimo inverno, per riempire i quali, almeno al 90% entro ottobre, il Governo ha adottato misure straordinarie”, ha aggiunto Dialuce. 

“Lo studio Enea è partito dal settore residenziale, responsabile di circa il 30% dei consumi finali di energia e del 12% delle emissioni dirette di CO2, ma è prevista l’estensione anche al terziario, con l’accortezza di distinguere i consumi delle utenze alle quali non applicare le misure, come ospedali e scuole”, ha concluso. 

Ilaria Bertini, direttrice del Dipartimento Efficienza energetica dell’Enea ha spiegato: “Gli interventi comportamentali, che dipendono da scelte del cittadino andrebbero supportati con campagne di informazione e comunicazione mirate, sottolineando che, adottando comportamenti più virtuosi, i vantaggi economici possono arrivare fino a 240 euro all’anno per famiglia”.

“Se anche solo la metà delle famiglie adottasse le misure che non richiedono spese iniziali, si potrebbe arrivare già dal prossimo inverno a un risparmio di 1,8 miliardi di metri cubi di gas. Ma non solo. “È necessario accrescere la consapevolezza nel consumatore attraverso una diretta correlazione fra l’uso domestico dell’energia, il consumo e il costo. La vera chiave di volta è proprio la pervasiva diffusione di sistemi di misura negli edifici che possono evidenziare ai consumatori l’impatto di condotte/atteggiamenti poco virtuosi e mitigarli attraverso azioni comportamentali o l’impiego di sistemi di regolazione automatici (building automation), che hanno ormai costi contenuti, semplicità di installazione e interfacce intuitive”, ha concluso. 

Le misure amministrative proposte da Enea 

Le misure amministrative proposte da Enea, come la modifica dei tempi di accensione degli impianti e della temperatura massima interna consentita, sono state delineate sulla base di una metodologia che impiega modelli energetici applicati a due abitazioni “tipo” del parco edilizio italiano, ovvero: un appartamento in edificio plurifamiliare e una villetta unifamiliare. 

I fabbisogni energetici sono stati calcolati utilizzando il metodo dinamico orario, ripetendo le simulazioni per ogni zona climatica italiana, con più città per zona e considerando i periodi convenzionali di accensione degli impianti e il numero attuale di ore giornaliere di riscaldamento. 

Sono state calcolate delle percentuali di risparmio medie per ogni zona climatica, considerando che il 70% delle abitazioni nel parco immobiliare italiano è costituito da appartamenti, mentre il 30% da fabbricati monofamiliari. Queste percentuali di risparmio sono state applicate sui volumi di gas naturale per riscaldamento effettivamente consumati in ogni zona. Dal confronto di questi dati con i dati di Snam sui volumi invernali complessivi di gas forniti ai punti di riconsegna del gas alle reti di distribuzione cittadine, risulta una significativa convergenza. 

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