Energia pulita da fusione nucleare, il 29 gennaio la firma per l’alleanza Eni Enea

Un altro passo verso la tecnologia Dtt che si realizzerà nel polo di Frascati. "L'energia del futuro" come descrive l'ad di Eni Descalzi

Enea Eni Mise Cercare di riprodurre in laboratorio energia come la produce il sole, questo è lo sviluppo del progetto Ddt, Divertor tokamak test, che ha visto, il 29 gennaio scorso, suggellare un’alleanza strategica tra Enea ed Eni. “Un’ energia pulita che non ha bisogno di troppo spazio” sottolinea l’ad di Eni Claudio Descalzi in occasione della presentazione dell’alleanza presso la sede Enea di Frascati, luogo scelto per lo sviluppo del polo scientifico tecnologico in cui realizzare la tecnologia (leggi Fusione nucleare, a Frascati il centro di ricerca internazionale DTT) che rimarca come “Siamo l’unica compagnia di fossili che sta investendo in un progetto simile”  (nel video che segue la dichiarazione) .

Un progetto che prevede ricadute costruttive su più fronti oltre alla rivoluzione che porta con sé la tecnologia e anche studi sull’ “innovazione nello studio dei materiali”, spiega il presidente Enea Federico Testa, “importanti ricadute occupazionali“. È stato valutato un apporto del progetto di 1.500 nuovi posti di lavoro, di cui 1.000 solo nell’indotto. Un investimento complessivo di circa 600 milioni di euro e che vede coinvolti partner nazionali e internazionali. Un risultato che non è stato facile conseguire, come evidenzia un soddisfatto Testa “la giornata di oggi è il risultato della fatica di molte persone“.  L’intenzione di sviluppare questo progetto nasce cinque anni fa. L’ente con sempre a capo Testa, si è confrontata con Enrico Morando, allora ministro della ricerca, per sottoporre l’importanza strategica di inserire nel Piano Junker non solo tecnologie mature ma anche nuove opportunità come il DDT, come ricorda il presidente Enea. Da lì l’impegno all’ascolto ma l’investitura di trovare gli investimenti. È iniziato quindi un confronto tra stakeholder europei come la Bei e istituzioni nazionali come i ministeri dello Sviluppo economico e della Ricerca. Un elemento che ha fatto emergere come la cooperazione tra le parti sia fondamentale per la riuscita dei progetti, ma non scontata.

Un’opportunità per la Regione Lazio

Spunto, quello della cooperazione, colto dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti:bisogna migliorare la connettività e fare squadra” per far in modo che progetti innovativi come il Dtt siano portati avanti. Ricordando anche come un simile investimento rappresenta un’opportunità per tutto il “tessuto connettivo” della Regione.

Il ministro della università e della ricerca Gaetano Manfredi sottolinea come grandi innovazioni alla stregua del Dtt siano possibili grazie “alla ricerca di base” colonna portante dell’innovazione. Il ministro inoltre ricorda come “Riuscire a gestire una transizione energetica che vada verso un energia pulita significa un grande aiuto ai cittadini“, per questo “va spiegata alle persone“.

Un’energia pulita e illimitata apre a una nuova prospettiva geopolitica

“Il futuro dell’economia si basa su due grandi eventi: la gestione dei dati e l’energia” conclude il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelliuna filiera di imprese in un progetto del genere è un obiettivo raggiunto della nostra capacità connettiva”. E rimarca come: “Crediamo molto in ricerca e sviluppo. Nel piano transizione 4.0 c’è bisogno di grandi progetti”. Ma non solo, una innovazione tecnologica come il Dtt che è previsto sia realizzato in sette anni, permetterebbe un importante cambio di prospettiva.  “Riuscire a pensare a una fonte energetica rinnovabile sostanzialmente infinita, disponibile in tutti i posti del mondo, crea una prospettiva geopolitica diversa”. Un’opportunità, speriamo, di connessione tra i popoli.

Print Friendly, PDF & Email

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.