Imballaggi, qualità dell’aria e due diligence: le nuove norme approvate dal Parlamento europeo

Gli eurodeputati stanno cercando di approvare una serie di legislazioni importanti prima delle elezioni di giugno

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Foto di Alexey Larionov su Unsplash

Nella giornata di oggi (24 aprile), il Parlamento europeo ha approvato il nuovo Regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti da imballaggio (PPWR). Le nuove norme, frutto di un accordo provvisorio con il Consiglio, comprendono specifici obiettivi di riduzione degli imballaggi (del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040) e impongono ai Paesi dell’UE di ridurre in particolare i rifiuti in plastica. Inoltre, tutti gli imballaggi (a eccezione di legno leggero, sughero, tessuti, gomma, ceramica, porcellana e cera) dovranno essere riciclabili sulla base di criteri rigorosi.

PPWR, i commenti degli stakeholder

“Il regolamento fissa obiettivi ambiziosi, e il nostro settore continuerà a investire risorse per proseguire un percorso verso un packaging ancora più riciclabile e a bassa impronta ambientale per la protezione di alimenti e bevande”, commenta Micol Bertoni, Public Affairs Director Italia dell’Alliance for Beverage Cartons and the Environment (ACE).

“Nei prossimi mesi, considerando l’importanza dell’adozione della legislazione secondaria, che definirà aspetti cruciali del regolamento, metteremo a disposizione della Commissione europea tutta la nostra competenza per contribuire a sviluppare tecnicamente atti di esecuzione e atti delegati che definiscano le metodologie per raggiungere gli obiettivi”.

Soddisfazione anche da parte della Federazione Carta e Grafica: “Siamo pronti a dare il nostro contributo per la fase attuativa del regolamento PPWR che sarà fondamentale per contemperare sostenibilità e armonizzazione interna. Con un quadro normativo certo ci saranno le condizioni per una reale transizione dell’Europa verso una economia sempre più circolare, con investimenti industriali mirati allo sviluppo di soluzioni innovative e tecnologie efficaci”, dichiara il presidente, Michele Bianchi.

Esprime preoccupazione, invece, il presidente di Unionplast-Federazione Gomma Plastica, Marco Bergaglio: “Il PPWR che il Parlamento ha votato a Strasburgo vieta molteplici tipi di packaging monouso in plastica, e temiamo fortemente che danneggerà un intero sistema di eccellenza nel riciclo, e intere filiere produttive, per la scelta ideologica di penalizzare il riciclo a favore del riuso”. Simile il parere di Corepla.

Aria pulita per tutelare la salute dei cittadini

E non finisce qui. Gli eurodeputati hanno anche adottato in via definitiva un accordo politico provvisorio con i governi dell’UE su nuove misure per ridurre l’inquinamento atmosferico. La nuova direttiva stabilisce limiti più rigorosi per gli inquinanti più pericolosi per la salute umana, tra cui particolato (PM2.5, PM10), biossido di azoto (NO2) e anidride solforosa (SO2). Gli Stati membri potranno chiedere che il termine per il 2030 sia posticipato di un massimo di dieci anni, ma successivamente, in caso di violazione delle norme nazionali di applicazione della direttiva, le persone danneggiate potranno chiedere i dovuti risarcimenti.

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Un’economia più sostenibile in Europa

Last but not least, come direbbero gli inglesi, il Parlamento ha dato il via libera anche alla nuova direttiva sulla “due diligence” che riguarda le imprese con oltre 450 milioni di euro di fatturato e i franchising con oltre 80 milioni di euro di fatturato. Le aziende e tutti i loro partner saranno tenuti a prevenire, fermare o attenuare le ripercussioni negative delle loro attività su ambiente e diritti umani.

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“Il voto di oggi rappresenta una svolta in termini di responsabilità aziendale e un importante passo avanti nella lotta alle pratiche da Far West di alcune imprese ai danni delle persone e del Pianeta. Queste norme sono il frutto di un compromesso raggiunto faticosamente dopo anni di difficili negoziati. Sono orgogliosa dei risultati ottenuti con i nostri alleati progressisti. Durante la prossima legislatura ci impegneremo non soltanto per una rapida attuazione di questa legge, ma anche per rendere l’economia europea ancora più sostenibile”, ha dichiarato la relatrice Lara Wolters.

Tutte le nuove norme dovranno essere formalmente approvate anche dal Consiglio.

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