sostenibilità

Negli ultimi anni, l’università di Pavia ha mostrato una crescente attenzione nei confronti dei temi di sviluppo sostenibile promossi dall’Agenda 2030 dell’Onu, non limitandosi a diffondere e incentivare buone prassi all’interno di tutta la comunità accademica, ma mettendo in campo significative e articolate progettualità finalizzate al raggiungimento di target sempre più ambiziosi. Questa tendenza emerge dal primo Rapporto di sostenibilità recentemente presentato dall’ateneo.

Come indicato nel documento, lo scopo è quello di fissare e sistematizzare i risultati raggiunti “al fine di migliorare la riconoscibilità e la comunicazione delle azioni intraprese e aumentare la consapevolezza di come muoversi per raggiungere uno sviluppo sostenibile. Dall’altro, questa attività di rendicontazione è fondamentale per individuare nuovi obiettivi e nuove strategie per il loro raggiungimento”, si legge.

Dalla sostenibilità al risparmio energetico

Il rapporto rappresenta dunque lo strumento fondamentale per definire i necessari cambiamenti da attuare attraverso modalità gestionali innovative. La sua prima adozione consente infatti di leggere i risultati a consuntivo, per individuare le azioni di feedback e di miglioramento da inserire nella successiva fase di programmazione.

Gran parte delle azioni messe in campo in abito energetico coinvolgono il Polo Cravino che per natura architettonica e obsolescenza dei suoi impianti si presta alla riqualificazione. Nello specifico, il soggetto gestore si è impegnato a ridurre i consumi di combustibile del 15,5% rispetto alla media del triennio precedente e a risparmiare energia elettrica impiegata per il funzionamento di tutti i componenti di impianto del 25%.

Dall’anno 2016, l’ateneo pavese acquista energia elettrica certificata proveniente da fonte rinnovabile tramite l’adesione alle convenzioni Consip: “Tale sistema certifica l’immissione in rete di un quantitativo di energia elettrica prodotta da sole fonti green pari almeno al consumo dei punti di prelievo per i quali l’università ha attivato l’opzione verde”, viene specificato.

Rifiuti, economia circolare e #StopSingleUsePlastic

Presso i vari poli dell’ateneo sono state realizzate 6 isole ecologiche destinate alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani che sono state oggetto di un periodico processo di potenziamento. Sono state inoltre emanate procedure interne per il conferimento dei rifiuti alle isole ecologiche e già a maggio 2020 l’università si è dotata di protocolli relativi alle modalità di conferimento dei dpi e dispositivi utilizzati a prevenzione del rischio di contagio da Covid-19 (mascherine, guanti, indumenti protettivi.

Tra le azioni intraprese nel campo della sostenibilità alcune hanno riguardato la riduzione dell’uso della plastica. È stata data l’opportunità ai propri utenti di usufruire, nell’ambito dei prodotti erogati dai distributori automatici di cibi e bevande, di bottigliette di acqua in contenitori biologici. Queste bottiglie vengono raccolte in appositi contenitori per l’organico, forniti dal gestore del servizio e posizionati nei pressi di ciascun distributore con idonee istruzioni. I bicchierini e le palette in plastica per le bevande calde sono stati sostituti da bicchierini compostabili e palette in legno.

Mobilità sostenibile

Sempre in ottica di sostenibilità, dal 2016 l’Ateneo ha stipulato un accordo con il gestore del servizio di car sharing sul territorio comunale. Per i dipendenti e gli studenti universitari sono previste particolari agevolazioni per l’utilizzo del parco auto condiviso. Le postazioni sono presenti sia in centro storico, davanti alla sede principale dell’università, sia presso il campus Aquae (zona Cravino) che presso la stazione ferroviaria.

Nel luglio 2014 è stato sottoscritto con il Comune di Pavia un protocollo d’intesa per la realizzazione di una piattaforma congiunta di car pooling riservata ai dipendenti, nonché agli studenti universitari. Il protocollo ha avuto durata triennale e non è stato rinnovato, data la scarsa adesione dei dipendenti alla piattaforma stessa.

Al fine di incentivare l’uso di veicoli elettrici o ibridi al posto di quelli a motore, l’ateneo ha in progetto di realizzare nell’ambito delle aree di proprietà una rete di punti di ricarica elettrica destinati ai dipendenti e agli studenti, accessibili, in tutto o in parte, anche ad utenti esterni dietro corrispettivo. I punti di ricarica sono pensati per una sosta prolungata nelle aree di parcheggio universitarie. Si possono prevedere sia ad attivazione mediante smart card (badge di ateneo) sia ad attivazione senza smart card (biciclette e monopattini).

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