transizione energetica EP ProduzioniAnima Confindustria e le aziende associate hanno scritto un Manifesto della meccanica per il 2021 che presenteranno al governo. Le imprese, come dichiarato sul sito associativo, vogliono rafforzare le competenze per la transizione digitale e verde così da potenziare, ma al contempo snellire, il piano Transizione 4.0.

Transizione digitale e verde dell’industria

Per quanto riguarda la crescita industriale, messa a dura prova quest’anno dallo scoppio della pandemia Covid-19, Anima punta ad agevolare gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione e a rafforzare la sorveglianza del mercato come strumento di competitività. In particolare, auspica che l’ammodernamento delle infrastrutture di portata nazionale avvenga grazie a un piano di investimenti. Mobilità, reti energetiche, telecomunicazioni e sistema idrico sono i settori che Anima vuole monitorare per indirizzare gli investimenti e creare valore per il territorio.

In ambito energetico, per perseguire gli obiettivi nazionali derivanti dal Piano nazionale integrato energia e clima ed europei dal Green new deal, le imprese sostengono il rafforzamento e l’estensione del Superbonus al 2024. Bisognerebbe anche allargarne il campo d’azione alle singole unità immobiliari nei condomini, per incoraggiare nuovi investimenti degli operatori di mercato.

Spazio, poi, alla riqualificazione energetica dell’edilizia scolastica e, più in generale, dell’edilizia pubblica. In ambito industriale largo alla promozione della cogenerazione ad alto rendimento e all’impiego di idrogeno e biocombustibili in progetti sperimentali. Un modo per stimolare la definizione di un quadro normativo, incentivi e contributi in conto capitale. L’Associazione punta anche all’uso crescente del vettore elettrico negli usi finali, anche qui di pari passo con il consolidamento di un quadro normativo e della formazione di una filiera qualificata.

Economia circolare e Industria 4.0

Tecnologie queste cosiddette “smart energy” utili a definire il contesto di economia circolare dell’Industria 4.0. Con il tramonto dell’economia lineare, Anima propone l’acquisto di macchinari e tecnologie più efficienti in grado di assicurare il riciclo e il riuso degli scarti di produzione e la riduzione dell’inquinamento atmosferico. Aspetti che fanno da leva allo sviluppo sostenibile e alla transizione ecologica di modelli di consumo e di produzione. Senza dimenticare l’uso razionale delle risorse, sempre più minacciate, acqua e suolo.

Misure a sostegno delle esportazioni

Infine, Anima si concentra su una serie di misure di sostegno alle esportazioni. Chiede all’Unione europea l’estensione dell’Extraordinary fund di 800 mila euro, di prolungare fino a dicembre 2021 i finanziamenti Simest con quote a fondo perduto del 50% e di permettervi l’accesso delle medie aziende. Passa poi a proporre l’applicazione del Codice dei contratti pubblici, a garanzia dell’uso di prodotti, tecnologie e servizi comunitari, e l’introduzione in azienda di export manager basati all’estero.

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