In Umbria l’impianto che valorizza le scorie siderurgiche

Ridurre l'impatto ambientale dell'industria di settore promuovendo l'economia circolare: è questo il principale obiettivo del prestito di 18 milioni di euro concesso dalla Bei a Tapojärvi

Umbria

La midcap finlandese Tapojärvi ha ricevuto dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) un finanziamento di 18 milioni di euro a sostegno del progetto che punta alla realizzazione di un innovativo impianto di lavorazione e valorizzazione delle scorie in Umbria, il cui obiettivo è quello di ridurre l’impatto ambientale della produzione di acciaio inossidabile.

Valorizzare le scorie siderurgiche in Umbria

Per favorire l’applicazione dei principi di economia circolare, saranno incluse nel progetto anche le fasi preliminari necessarie per testare ed espandere la trasformazione delle scorie in sottoprodotti, riducendo la percentuale di smaltimento in discarica. Come mette in risalto l’istituzione finanziaria in un una nota stampa, “simili obiettivi implicano il ricorso a tecnologie di produzione avanzate, conformi ai principi dell’industria 4.0, l’introduzione di prodotti riciclati innovativi, da utilizzare principalmente nel campo dell’edilizia, e la riduzione del consumo di risorse naturali e materie prime. Il progetto sarà quindi funzionale al passaggio ad un’economia circolare e contribuirà a ridurre l’impronta ambientale di un’industria altamente inquinante”, si legge.

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Gentiloni: “Aumenterà la quantità di materiale riciclato”

Soddisfazione è stata espressa anche dal Commissario per l’economia, Paolo Gentiloni, si è invece espresso nei seguenti termini: “Il finanziamento della Bei per la società finlandese Tapojärvi, sostenuto dal Piano di investimenti per l’Europa, servirà a sviluppare nuove soluzioni per trasformare le scorie in validi sottoprodotti, che quindi non andranno ad ingrossare le discariche”, dichiara nella nota stampa.

Il progetto sosterrà l’economia regionale dell’Umbria ma al tempo stesso “aumenterà la quantità di materiale riciclato riducendo così il consumo di risorse naturali e materie prime nelle industrie estrattiva e siderurgica”, conclude Gentiloni.

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Il progetto porterà posti di lavoro in Umbria

L’operazione favorirà al contempo la creazione di posti di lavoro in Umbria, “una regione interessata dalle politiche di coesione che presenta tassi di disoccupazione più elevati rispetto alla media dell’Unione europea”, conclude la nota. Secondo le previsioni il progetto contribuirà alla creazione di oltre 500 posti di lavoro durante la fase di attuazione.

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