Crescono auto ibride ed elettriche, ma ancora il numero resta marginale

I dati del Centro Studi di AutoScout24

GuidaautonomaI dati del Centro Studi di AutoScout24 confermano la proiezione verso auto elettriche e ibride: rispetto al 2017 le immatricolazioni delle prime sono aumentate del 61% (12.156 vetture), mentre le altre sono salite del 38% (244.484).

Rispetto al totale delle immatricolazioni, questi due tipologie di auto rappresentano solo il 4,8% del totale. In proposito, Tommaso Menegazzo, responsabile del Centro studi AutoScout24, ricorda: ”Nonostante i numeri siano ancora limitati, la crescita dell’elettrico è un sintomo dell’importante cambiamento culturale che sta trasformando tutta l’industria auto motive e modificando il concetto di mobilità. Siamo ancora lontani dai paesi virtuosi come la Norvegia, ma la maggiore sensibilità degli italiani sui temi della sostenibilità, i crescenti investimenti delle case automobilistiche e i programmi di incentivi all’acquisto di veicoli sempre meno inquinanti da parte dello stato, stanno andando nella direzione giusta per colmare questo gap”. Il riferimento del dott. Menegazzo alla Norvegia è esemplificativo: nel paese scandinavo si sono vendute, nel 2018, auto elettriche o ibride per una quota pari al 60,1% del totale. La situazione negli altri paesi europei più “verdi” è rappresentata dal 14,5% della Finlandia, il 13,8% in Svezia e l’Olanda con il 11,5%

Le ragioni di questa differenza tra il Belpaese e l’Europa del nord è rappresentato dai costi troppo alti (60% del campione), per il 56% dalla scarsità delle stazioni di rifornimento, sono 8.191 in tutto il territorio nazionale, soprattutto al Nord, e la scarsa autonomia.

Nonostante Roma (5.422 acquisti nei primi 5 mesi del 2019) e Milano (4.623), di 107 province solo 25 hanno avuto più di 400 auto vendute nello stesso periodo. In generale, nel 2019, le auto elettriche hanno incrementato la propria quota del 99,5% (3.335 veicoli), mentre le ibride sono cresciute del 35,4% (39.025) con una quota del 5,2% del totale.

Le criticità per una transizione verso una mobilità più ecologica è il portato di un diverso approccio delle varie regioni: in Campania circolano lo steso numero di veicoli elettrici di Roma e un decimo di quelli di Milano. Vero, abbiamo problemi più urgenti, però un approccio proiettato maggiormente verso il futuro, specialmente dal punto di vista della conoscenza, non guasterebbe.

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Pubblicista dal 2007, scrive per il Gruppo Italia Energia.