eolico offshore

Entro la metà del secolo l’eolico offshore richiederà uno spazio oceanico equivalente alla massa continentale dell’Italia. La crescita sarà particolarmente notevole nelle regioni con coste lunghe e attualmente caratterizzate da una bassa penetrazione di impianti a mare. La domanda di spazio oceanico è destinata a crescere di ben 50 volte nel subcontinente indiano e di 30 volte in Nord America. Lo rileva il rapporto Ocean’s Future to 2050 elaborato dall’organizzazione di certificazione per l’industria marittima Dnv.

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Eolico offshore supererà settore petrolifero

Secondo il rapporto, l’80% delle spese in conto capitale (capex) nella blue economy è investito nel settore petrolifero e del gas offshore, ma entro il 2050 tale peso sarà sceso al 25%.

  • L’eolico offshore crescerà fino a rappresentare il 50% della spesa in conto capitale oceanica (capex) nel 2050.
  • Entro il 2050, l’eolico offshore fornirà circa la stessa quantità di energia del petrolio offshore, la cui produzione si ridurrà del 51% rispetto ai livelli del 2019.
  • Gli investimenti nella blue economy si ridurranno da 517 miliardi di dollari (457 miliardi di euro, con riferimento al 2018) a 461 miliardi di dollari (407 miliardi di euro al 2050). La spesa operativa (opex) crescerà più lentamente del Pil globale.

La Cina è destinata ad affermarsi come leader global della blue economy: il rapporto stima che rappresenterà più di un quarto delle spese in conto capitale entro il 2050. L’Europa manterrà una posizione forte, passando dall’11% al 14% del capex nei prossimi tre decenni.

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Prospettive per il trasporto marittimo

La crescente forza economica dell’Asia e la transizione energetica avranno un impatto anche sul settore marittimo. Dopo anni di crescita più rapida del Pil, il commercio marittimo si svilupperà solo del 35% fino al 2050, mentre il Pil globale è destinato a raddoppiare.

  • La flotta mercantile rimarrà il segmento più grande in termini di tonnellaggio, anche se il commercio del carbone sarà destinato a diminuire, le navi cisterna verranno superate dalle navi portacontainer come secondo segmento. Le navi per il gas supereranno le petroliere.
  • Nuovi segmenti di navi speciali emergeranno per servire l’industria eolica offshore, cresceranno del 31% in stazza e del 53% in valore fino al 2050.

Acquacoltura e pesca al 2050

La produzione dell’acquacoltura sarà più che raddoppiata entro la metà del secolo, avvicinandosi al livello delle catture selvatiche. Ma i frutti di mare rappresenteranno solo il 9% della domanda globale di proteine ​​nel 2050. Si prevede che il pescato annuale sostenibile totale sarà di 95 milioni di tonnellate, superando la resa massima della pesca e sottolineando la necessità di una gestione ottimale delle attività intensive.

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