carbone

Dopo le diminuzioni registrate nel 2020 e nel 2021, l’International Energy Agency – IEA ha stimato un aumento dell’energia globale dal carbone del 9% nel 2021 a 10.350 TWh, rappresentando un nuovo massimo storico. Sempre con riferimento all’anno appena concluso, la quota del carbone del mix energetico globale dovrebbe attestarsi intorno al 36%, 5 punti percentuali al di sotto del picco del 2007.

Negli Stati Uniti e nell’Unione Europea la generazione di energia da carbone è aumentata di circa il 20% ma senza raggiungere i livelli del 2019. Al contrario, una crescita stimata del 12% in India e del 9% in Cina spingerà la produzione di energia a livelli record in entrambi i Paesi.

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La Cina continua a dominare le tendenze globali

L’influenza della Cina sui mercati del carbone è attestata dal nuovo rapporto dell’IEA, Coal 2021. Il Paese asiatico, in quanto a produzione di energia, compreso il teleriscaldamento, rappresenta un terzo del consumo mondiale di carbone. L’uso complessivo è addirittura superiore alla metà del totale mondiale e la domanda è sostenuta da una rapida e crescente domanda di elettricità.

Stando al rapporto, il forte rimbalzo è trainato dalla rapida ripresa economica che ha spinto la domanda di elettricità molto più velocemente di quanto le forniture a basse emissioni possano tenere il passo. Si ritiene che l’aumento dei prezzi del gas naturale ha aumentato la domanda di energia a carbone, rendendola più competitiva in termini di costi. In questo contesto, la domanda complessiva potrebbe raggiungere nuovi massimi storici già nel 2022 e consolidarsi per due anni consecutivi, sottolineando la necessità di un’azione politica rapida e decisa per contenere la minaccia ai programmi net zero.

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I prezzi del carbone

I prezzi hanno raggiunto i massimi storici all’inizio dell’ottobre scorso, con il carbone termico importato in Europa che ha quasi raggiunto i 300 dollari (265 euro) per tonnellata. Il rapido intervento politico del governo cinese per bilanciare il mercato ha avuto un rapido effetto sui prezzi. A metà dicembre, i prezzi europei sono tornati al di sotto di 150 dollari (132 euro) per tonnellata.

La crescente quantità di elettricità generata in tutto il mondo dal carbone sta soprattutto minando gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra. Secondo l’analisi dell’IEA, l’Asia continuerà a dominare il mercato globale del carbone, con Cina e India che rappresentano i due terzi della domanda complessiva, nonostante l’elevata capacità solare ed eolica dei due Paesi: “Queste due economie, dipendenti dal carbone e con una popolazione combinata di circa 3 miliardi di persone, detengono la chiave per la futura domanda di carbone”, si legge a commento nella nota stampa.

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