Regolamento batterie al voto a Strasburgo. Le novità su smaltimento e produzione

Su Canale Energia l'Europarlamentare Simona Bonafè, relatrice del regolamento

Riutilizzo e riduzione dei materiali inquinanti ma anche attenzione alle batterie presenti nella mobilità elettrica. Oggi a Strasburgo si presenta in discussione plenaria il nuovo Regolamento sul design, la produzione e lo smaltimento delle batterie in Unione Europea. Relatrice l’Europarlamentare Simona Bonafè che a Canale Energia illustra le novità inserite e come si intende affrontare le sfide della transizione ecologica (nel video l’intervista completa).

Un regolamento già votato in Commissione dove ha ottenuto “amplia maggioranza“. Voto che la Bonafè si aspetta verrà “confermato in plenaria” nelle prossime ore e da cui “si aprirà il negoziato con il Consiglio dei paesi europei“.

Le batterie sono qualcosa di cui oggi facciamo amplio utilizzo” ricorda la Bonafè sia rispetto le vetture elettriche o le biciclette che in ottica di un prossimo futuro guardando ai sistemi di accumulo per gli impianti di rinnovabili. Difatti il regolamento indica come le batterie “possano avere anche un utilizzo diverso a quello per cui sono state progettate,” e questo guarda proprio agli storage per le rinnovabili.  Si tratta di un punto di partenza che rappresenta “stabilisce alcuni criteri, ma è aperto all’innovazione tecnologica.

Guardare alle batterie in ottica di economia circolare

“Abbiamo imparato con l’economia circolare come non si debba considera il singolo prodotto ma l’intero ciclo di vita” spiega l’on. Bonafè che è stata anche relatrice per il pacchetto dell’economia circolare nel Parlmento UE. In quest’ottica sono stati inseriti “criteri di sostenibilità nella progettazione e target nel fine vita. Altro punto importante l’allargamento ai nuovi mezzi di trasporto, per fare un esempio monopattini, ebike e mezzi elettrici” che fino ad ora erano esclusi.

Abbiamo spinto molto tra i requisiti sulla sostenibilità” per questo si leggono tra le righe del regolamento sia criteri di aumento della durata delle batterie che un’accelerazione sul facing out di quelle non ricaricabili. “Abbiamo anche chiesto di vietare l’uso di sostanze che sono dannose”.

Attenzione alla produzione e allo smaltimento anche fuori Europa 

Il regolamento punta l’attenzione anche alla filiera dello smaltimento fuori UE per cui viene considerato uno smaltimento sostenibile conteggiato ai fini degli
obiettivi e degli obblighi solo se sono garantiti gli stessi standard di recupero. Un’azione volta sia a tutelare la filiera della sostenibilità sia a cercare di stimolare la produzione interna. “Abbiamo capito che utilizzeremo sempre di più le batterie e non dobbiamo fare lo stesso errore dei pannelli fotovoltaici” rimarca la Bonafè. “Dobbiamo tenere catene della produzione in Europa, oggi non è così. Soprattutto per le batterie al litio di cui in Europa si produce pochissimo”. L’idea è anche di stabilire un benchmark a livello globale. “E’ chiaro che la grande sfida sarà quella dei controlli sia alle frontiere che nelle immissioni nel mercato europeo. E’ un tema centrale che non fa parte di questa legislazione ma è evidente che è un tema importantissimo”.

Impronta di carbonio nelle batterie

“Abbiamo chiesto che ci siano etichettature che esplicitino i criteri di sostenibilità di cui, in continuità con la normativa sull’economia circolare”. Spiega la Bonafè “Avere prodotti che hanno una ridotta impronta di carbonio, significa che stiamo mettendo sul mercato prodotti che rispettano l’economia circolare” conclude.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.