bioeconomia progetto enabling“Dare voce alle aziende che effettuano attività di gestione di piattaforme e impianti a servizio dell’economia circolare”. E’ questo l’obiettivo della nuova sezione dell’associazione Fise unicircular denominata Unipec (l’Unione piattaforme e impianti per l’economia circolare).

Francesco Valli, presidente di Unipec (l’Unione piattaforme e impianti per l’economia circolare)

Nel corso della riunione inaugurale, tenutasi negli scorsi giorni,  Unipec ha inoltre eletto come suo presidente l’imprenditore Francesco Valli, a.d. della Valli gestioni ambientali, azienda specializzata nel settore del riciclo dei materiali.

Valli: “Il ruolo delle piattaforme di selezione per l’avvio a trattamento e recupero è diventato oggi sempre più centrale”

L’emergenza che stiamo attraversando – sottolinea in nota il neo presidente Valli – ha amplificato e fatto ulteriormente emergere problematiche tuttora irrisolte. Come la mancanza di sbocchi per i materiali recuperati e la cronica difficoltà, a causa della carenza impiantistica in alcune zone d’Italia, a trovare una collocazione per gli scarti non recuperabili. Il ruolo delle piattaforme di selezione per l’avvio a trattamento e recupero è diventato oggi sulla carta sempre più centrale e strategico nel ciclo di gestione dei rifiuti in ottica di economia circolare. Ma non è sufficientemente rappresentato nei e dai Consorzi di gestione, anche nell’ambito degli accordi nazionali con l’Anci per gli imballaggi. Il decreto di recepimento della direttiva rifiuti (D.Lgs. 116/2020) ha tentato di colmare alcune lacune. Ma al contempo ha aperto altre criticità, come la nuova definizione di rifiuto urbano”.

Economia circolare, gli obiettivi programmatici di Unipec

Dieci, in particolare, gli obiettivi programmatici di Unipec:

  1. tutelare gli interessi generali degli operatori del settore, anche nel confronto concorrenziale con l’operatore pubblico;
  2. promuovere l’attuazione della gerarchia delle forme di gestione dei rifiuti che vede il recupero di materia prioritario rispetto alle altre forme;
  3. affrontare il problema della carenza degli sbocchi di mercato per i materiali e i prodotti recuperati;
  4. proporre nuove misure di sostegno all’acquisto o all’utilizzo delle materie/prodotti provenienti dal riciclo (es. Iva ridotta o credito d’imposta);
  5. velocizzare e semplificare gli adempimenti amministrativi ambientali a carico delle imprese;
  6. implementare sistemi di garanzia a supporto della liquidità delle imprese;
  7. promuovere l’adeguamento e il miglioramento tecnico degli impianti con incentivi agli investimenti, anche grazie allo sviluppo di strumenti di mercato e/o finanziari innovativi per l’economia circolare;
  8. facilitare lo smaltimento degli scarti, quale parte residuale del processo di lavorazione e di riciclo;
  9. rispondere al crescente fabbisogno impiantistico di smaltimento attraverso l’autorizzazione di nuovi impianti o l’ampliamento di quelli esistenti anche grazie a procedure più snelle e tempi certi;
  10. prevedere una congrua rappresentanza degli operatori del settore negli organi di governo del sistema nel suo complesso e delle singole filiere.
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