Decreto nuovi raggruppamenti RAEE: pubblicata interpretazione applicativa del CdC

La nota interpretativa tiene conto anche dell’elenco aggiornato di AEE di cui alla delibera del Comitato di vigilanza e controllo sulla gestione dei RAEE e delle pile.

stampanti professionali, RAEE
Foto Pixabay

È stato pubblicato ad aprile in Gazzetta Ufficiale, per poi entrare in vigore nel mese di maggio: parliamo del Decreto 20 febbraio 2023, n. 40 sui nuovi raggruppamenti dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Un provvedimento che attua il Decreto legislativo 49/2014 ampliando l’applicazione della Direttiva europea 19/2012 sui RAEE a maggiori tipologie di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE).

L’Open Scope e la direttiva comunitaria

Secondo il Centro di Coordinamento (CdC) RAEE, che ha rilasciato una dichiarazione alla stampa il 15 maggio, “la pubblicazione del decreto attuativo avviene con ritardo rispetto all’entrata in vigore dell’ambito di applicazione aperto, noto come Open Scope, previsto dalla direttiva europea che, fin dal 15 agosto 2018, estende a tutti i soggetti che immettono AEE sul mercato europeo gli obblighi di organizzare e finanziare il sistema di raccolta e recupero dei RAEE”.

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A causa della presenza di un refuso nel decreto, rispetto al quale si è in attesa dell’annunciata rettifica da parte del MASE, il CdC RAEE ha elaborato una interpretazione applicativa del documento che tiene conto anche dell’elenco aggiornato di AEE di cui alla delibera del Comitato di vigilanza e controllo sulla gestione dei RAEE e delle pile. La nota è stata comunicata a tutti i soggetti interessati.

Uno strumento normativo per il raggiungimento dei target europei

“A quasi cinque anni dall’entrata in vigore dell’Open Scope, dopo numerose sollecitazioni provenienti da più soggetti della filiera, il decreto è stato finalmente pubblicato, seppure con la presenza di un refuso. Si tratta di un provvedimento sostanziale per l’intero sistema RAEE che, a ragione, potrà favorire l’incremento della raccolta e ridurre il fenomeno della dispersione”, commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. “Auspichiamo che questo nuovo strumento normativo, corredato della nostra nota interpretativa, possa costituire il punto di partenza della corsa al raggiungimento dei target europei”.

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