Alluminio L’impegno green dell’industria dell’alluminio è stato al centro di uno dei dibattiti organizzati nello spazio del Cial (Consorzio per il riciclo degli imballaggi in alluminio, membro del sistema Conai) nell’ambito dell’edizione 2018 di Ecomondo (Rimini 5-8 novembre). La produzione italiana di alluminio  – ha spiegato in nota il presidente di Centroal Mauro Cibaldi,è al 100% proveniente da riciclo, con la prospettiva di essere in grado di riciclare altro metallo, se necessario”.

“Un’eccellenza italiana”

“L’industria dell’alluminio italiana – ha aggiunto Cibaldi – è un’eccellenza tecnologica e ambientale: il materiale è riciclabile infinite volte, risparmiando in ogni passaggio il 95% dell’energia utilizzata per la produzione primaria. È per questo motivo che l’industria del riciclo come quella italiana, nell’interesse di tutti, deve avere delle condizioni competitive per lavorare: parlo di un prezzo competitivo di energia elettrica e gas, entrambi essenziali per i nostri processi produttivi”.

Relazioni commerciali

Il presidente di Centroal ha inoltre evidenziato come un tema chiave per il settore sia quello relativo a alle relazioni commerciali. Cibaldi ha rimarcato che “sul piano commerciale vi sono effetti indiretti del confronto Usa-Cina e dei dazi apposti, in quanto l’eccesso di produzione cinese e russa, anziché verso gli USA, si indirizza verso l’Europa. Ne deriva una riduzione dei prezzi sia della materia prima che dei semilavorati. Gli effetti sono molto pesanti per le aziende”.

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 Tali questioni pesano sul settore e rischiano di rendere poco incisive politiche industriali pure virtuose quali il nuovo credito di imposta sui beni strumentali per lo sviluppo di tecnologie in grado di favore la green economy“, conclude il numero uno di Centroal.

Incentivi per industria 4.0

All’incontro ha partecipato anche Chiara Braga, capogruppo in Commissione Ambiente della Camera e responsabile Ambiente del PD. La deputata ha sottolineato “l’importanza degli incentivi per l’industria 4.0, rivolti allo sviluppo dell’economia circolare in legge di bilancio. Altre norme come quella sull’End of Waste o la plastic tax sono migliorabili, ma rappresentano intanto dei passi positivi”.

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