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Il Consiglio dei ministri spagnolo ha approvato il piano More Energy Security (+SE) per rafforzare la protezione dei consumatori contro l’aumento dei prezzi dell’energia, nel quadro dell’impegno europeo per il risparmio energetico. L’iniziativa mira anche a ridurre il consumo di gas, migliorare l’autonomia energetica, aumentare la competitività dell’economia e aumentare le esportazioni di energia.

Il piano +SE prevede 73 misure di sicurezza energetica raggruppate attorno a sei obiettivi principali: risparmio ed efficienza; trasformazione del sistema energetico; estensione della protezione ai cittadini, in particolare ai più vulnerabili; misure fiscali; trasformazione del settore grazie alle energie rinnovabili o all’idrogeno e solidarietà con il resto dei paesi europei.

Spagna, piano +SE a tutela dei consumatori

Per garantire e migliorare la tutela dei consumatori spagnoli verrà ampliata la copertura del bonus sociale elettrico e del bonus sociale termico, aumentando il volume della popolazione tutelata. Anche la bolletta di 1,6 milioni di famiglie con caldaie di comunità sarà ridotta in vista del prossimo inverno e le famiglie avranno un sostegno fiscale per implementare sistemi di climatizzazione rinnovabile, saranno incentivati ​​i contabilizzatori dei costi nel riscaldamento centralizzato e saranno installati contatori intelligenti del gas naturale.

Altre misure includono la promozione dei tetti solari, delle comunità energetiche e dell’autoconsumo oltre alla razionalizzazione dell’elaborazione di progetti rinnovabili. Parimenti, sarà incrementato il sostegno all’industria e il rafforzamento delle capacità della transizione energetica.

Nel piano +SE è inclusa un’analisi della situazione energetica in Spagna e nell’UE. A differenza di altri paesi europei, il paese iberico non dipende dalle importazioni di energia dalla Russia e il suo approvvigionamento è garantito dai rapporti con Portogallo e Francia.

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Se si scontano le esportazioni di energia elettrica necessarie a garantire l’approvvigionamento dei Paesi vicini, la vicepremier e ministra della Transizione energetica, Teresa Ribera, in una nota stampa ufficiale ha spiegato che “si tratta di un piano che continuerà ad essere aggiornato, vista l’incertezza dell’evoluzione della guerra e delle sue conseguenze”, e su cadenza mensile verrà pubblicato un report di monitoraggio dell’efficienza e del risparmio di energia elettrica e gas in rapporto alle diverse misure.

Secondo quanto spiegato da Ribera, la riunione straordinaria del Consiglio dei ministri UE sull’energia, che si è tenuta lo scorso luglio, ha fissato una riduzione della domanda di gas per la Spagna al 6,4% rispetto al 15% per il resto dei Paesi.

Ribera ha evidenziato che il documento è stato costruito sul dialogo e ha ringraziato i contributi di istituzioni e amministrazioni, gruppi parlamentari, associazioni dei consumatori industriali e domestici e operatori industriali ed energetici, con i quali sono stati realizzati più di trenta incontri. Per poi sottolineare che tutti questi attori hanno concordato sulla priorità dell’approccio al piano al fine di “essere più efficaci nel canalizzare il risparmio preservando il comfort delle famiglie e il tessuto produttivo”, si legge nella nota.

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