rincari bollette presidente Arera Stefano Besseghini

Prosegue il confronto sull’aumento del costo delle bollette. Con un rincaro per la luce del +29,8% “siamo vicini ai 100euro/MWh, quando storicamente invece il costo si attestava intorno ai 18/20euro MWh, quindi quattro o cinque volte di più”, ha dichiarato ieri il presidente dell’Autorità per l’energia Stefano Besseghini intervenuto alla trasmissione Tg2 Italia. Sicuramente “questo è un impatto molto forte”, sottolinea Besseghini, “ma avrebbe potuto esserlo molto di più (…) se non si fosse intervenuti lavorando su quella parte delle bollette che non sono direttamente riconducibili alla parte di materia prima, ma alle componenti fiscali e parafiscali”.

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Con la ripresa aumenta la domanda di gas

L’economia si sta riprendendo dalla pandemia di Covid-19 e ha bisogno di materie prime. Oggi l’Italia è un grande consumatore di gas e probabilmente lo sarà ancora a lungo, considerato che per favorire la crescita delle rinnovabili bisognerà alleggerire con urgenza la catena dei permessi, come evidenziato dal ministro del Mite Roberto Cingolani.

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Il tema dei rincari delle bollette è stato al centro del tavolo di lavoro dell’Eurogruppo, riunitosi ieri. I diversi ministri dell’economia e delle finanze sono preoccupati per un’inflazione al 3,4%, ai massimi dal 2008. Tra le soluzioni vagliate, lo stoccaggio di scorte comuni o acquisti concordati a livello comunitario. La Francia, in prima linea contro il fenomeno, chiede maggiore cooperazione e coordinamento tra Stati membri oltre a una revisione del funzionamento del mercato europeo del gas e dell’elettricità.

“Le interconnessioni europee influiscono”, prosegue Besseghini nel suo intervento a Tg2 Italia, e nel medio periodo gli sforzi comuni devono concentrarsisul Gas Package, cioè la direttiva che doveva regolare il mercato del gas europeo“. Secondo il presidente dell’Autorità questa “presenta l’occasione per eliminare alcune distorsioni, che storicamente penalizzano il nostro Paese (…). Non dimentichiamoci che oggi stiamo pagando un’impennata del costo del gas, ma storicamente in Italia il prezzo dell’energia è stato leggermente più alto di quello degli altri Paesi, fondamentalmente per elementi che sono da affrontare in questa discussione europea”. 

Sul quando si possa prevedere una riduzione delle bollette, Besseghini ipotizza entro marzo 2022 perchè, ha spiegato, occorre guardare “i forwards, cioè agli indicatori che stanno sul mercato e che dicono chi sta comprando oggi gas per il futuro e come sta regolandosi”.

La posizione dei consumatori

“Si sta parlando di materia prima, ma ci stiamo dimenticando che sulle bollette degli italiani sono state fatte delle scelte politiche che pesano per il 60% dell’importo complessivo”, ha evidenziato Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo no profit, intervenuto subito dopo alla stessa trasmissione. Oggi il costo della bollettaè il risultato di scelte politiche e di una politica energetica fatte negli anni, che portano a pagare tante volte il tubo gas e a pagarlo un pò di più di quanto si è speso, poiché vengono dati gli extra-costi, la cosiddetta extra remunerazione a chi fa questa attività”.

“A ciò si sommano delle scelte di incentivazione per le energie alternative, che quest’anno ci stanno costando 15 miliardi e che a regime, entro 20 anni, costeranno agli italiani 240 miliardi”, ha aggiunto. “L’idea migliore sarebbe quella di rivedere l’impostazione delle tariffe”, ha proposto.

I numeri del bonus energia

Besseghini a questo proposito ricorda l’importanza del bonus energia: “Nel 2020 su circa 2,5 milioni di famiglie c’erano circa 700mila richieste e, ad oggi, abbiamo già processato 2 milioni e 300 mila istanze. Quindi, lo strumento riesce a raggiungere una platea più ampia. Queste sono le famiglie che hanno difficoltà conclamate”.

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Per allargare la gittata dello strumento “l’unico approccio è di abbassare complessivamente il costo dell’energia. Una proposta che come Autorità da tempo facciamo è quella di cercare di spostare parti progressive di questi oneri generali verso la fiscalità generale”, ha concluso Besseghini. 

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