welfare verdePer aiutare i nuovi poveri, che in Italia sono 1 milione, la Coldiretti propone di puntare sul welfare verde. L’associazione evidenzia come la crisi economica portata dall’emergenza Covid-19 abbia determinato un’impennata in tutta Italia del 40% delle richieste di aiuto per mangiare. Il Mezzogiorno è l’area che soffre di più: registra il picco del 20% di indigenti.

I fondi sono quelli Fead distribuiti da associazioni come la Caritas e il Banco alimentare. Nel giro di pochi mesi sono arrivati ad assistere 3,7 milioni di persone. Ai centri distribuzione dei pacchi alimentari e alle mense della solidarietà si presentano persone che per la prima volta non sanno come sfamare i figli.

Il welfare verde: cibo a chilometro zero e fattorie sociali

Gli agricoltori di Campagna amica, nell’ambito dell’iniziativa “la spesa sospesa”, hanno consegnato gratuitamente 1 milione di chili di cibo a chilometro zero raccolto nei mercati contadini. Inoltre, la Coldiretti ha promosso la prima rete nazionale delle fattorie sociali per offrire nuovi servizi all’aria aperto dove è più facile mantenere il distanziamento sociale.

Queste 9 mila fattorie hanno agriospizi per gli anziani e centri estivi rurali per i bambini. Si fa anche ortoterapia e pet therapy per disabili motori e cognitivi, persone con autismo, detenuti ed ex detenuti o minori con difficoltà di apprendimento. I percorsi di riabilitazione e di reinserimento sociale prevedono anche attività agricole tradizionali come la coltivazioni, l’allevamento, l’agriturismo, le fattorie didattiche e le vendite dirette. Per il 52,4% queste fattorie si trovano al Nord, il 21,4% al Centro e il 26,2% al Sud.

Una sorta di “welfare verde” per supportare il sistema dei servizi pubblici oggi sotto pressione, sottolinea la Coldiretti in una nota stampa. Questi percorsi di integrazione e formazione “spesso sfociano in contratti di lavoro che restituiscono dignità e traiettorie di futuro”, commenta il presidente Ettore Prandini. I prodotti e i servizi offerti dall’agricoltura rappresentano “un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona”.

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