203 Bibbiena 18 19 Giugno 2022 Ambiente Clima Futuro

La Federazione italiana associazioni fotografiche (Fiaf), in collaborazione con l’Associazione Casentino 2030, presenta l’iniziativa “10 Mostre in 10 luoghi delle Foreste Casentinesi”, che fa parte del progetto nazionale “Ambiente clima futuro”. L’obiettivo è attirare l’attenzione su territorio e foreste, attraverso l’allestimento di dieci mostre lungo i sentieri del Parco nazionale delle foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna. 

Si tratta di dieci foto di dieci diversi autori che hanno preso parte al progetto Fiaf e sono state collocate lungo i crinali tra Emilia-Romagna e Toscana.

I fotoquadri sono stati sistemati sugli alberi all’interno delle foreste, le stampe su alu-dibond sono state realizzate da Cewe, partner tecnico del progetto, che ha voluto regalare l’esperienza di una galleria all’aperto. 

“Noi abitanti del Casentino siamo immersi nell’ambiente, nella natura e nelle foreste. Noi ne facciamo parte. Per questo abbiamo voluto che il grande progetto nazionale Ambiente Clima Futuro trovasse spazio anche all’interno dei nostri territori, integrandosi con essi, per invitare il pubblico a vivere la loro bellezza e comprendere che dobbiamo tutelare il nostro ambiente, ha dichiarato Roberto Rossi, presidente della Fiaf. Vogliamo ringraziare l’Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi che ha accolto con entusiasmo e autorizzato la realizzazione delle mostre, tutte le numerose associazioni del Casentino che hanno collaborato all’organizzazione, i comuni montani e le tenute che ci hanno concesso gli spazi. Ci auguriamo che molte altre realtà territoriali prendano spunto da questa iniziativa per contribuire a diffondere la cultura della tutela del nostro Pianeta”. 

Tra le mostre, anche il lavoro del fotografo, geologo e vulcanologo Stefano Pannucci, “Landforming”, da cui è tratta l’immagine simbolo del progetto: il cuore scavato nella roccia.

“Quest’ambientazione è il massimo che potevo desiderare per questo progetto”, ha dichiarato l’autore, Stefano Pannucci durante l’inaugurazione della sua mostra. “Ho sposato da subito il tema del progetto perché essendo un geologo ho costantemente davanti agli occhi queste trasformazioni del territorio che sono tutte opera dell’uomo, non sono naturali. Con l’evoluzione stiamo modificando la superficie del pianeta sul quale viviamo con una velocità che supera quella degli agenti naturali: tutte queste forme che ho fotografato in Sicilia tramite l’ausilio di un drone sono visibili dal satellite, quindi non sono delle piccole modifiche e difficilmente potranno essere cancellabili”.

Per maggiori informazioni: www.fiaf.net/ambientefuturo

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