Riparte BiUniCrowd, il programma di crowdfunding dell’Università Milano-Bicocca

Giunto alla sesta edizione, ha permesso di finanziare progetti come quello della ricercatrice Jessica Zampolli sullo sviluppo dei batteri “mangia plastica”.

BiUniCrowd
Jessica Zampolli, vincitrice della terza edizione del bando BiUniCrowd © Bicocca

È stata presentata il 21 novembre a Milano la sesta edizione di BiUniCrowd, il programma di crowdfunding ideato dall’Università Bicocca. Sei i progetti che potranno essere selezionati, anziché cinque come nelle precedenti edizioni, con altrettanti partner industriali che li sosterranno: a2a, Fondazione Cariplo, Corepla, Eni, Edison-Fondazione Eos e Thales Alenia Space.

Grande attenzione alla sostenibilità

Sarà possibile candidare il proprio progetto fino al 15 gennaio 2024. I vincitori del bando otterranno un supporto formativo all’utilizzo del crowdfunding per raggiungere l’obiettivo del 50 per cento di fondi previsti, mentre il restante 50 per cento sarà cofinanziato dai partner, per un budget massimo di 10mila euro.

“L’università ha una grande responsabilità che è quella di avere un impatto anche sociale sul territorio. Ecco perché è importante trovare la strada per trasformare in progetti idee che parlino di sostenibilità, di efficienza energetica, di mobilità intelligente, in generale di progresso nella società in cui viviamo”, ha commentato Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’ateneo.

Il progetto Micro-Val

I numeri delle cinque edizioni già realizzate confermano gli importanti risultati: 21 progetti conclusi con successo e oltre 195mila euro erogati grazie al supporto di più di duemila donatori. Fra questi, c’è il progetto Micro-Val di Jessica Zampolli, dedicato all’identificazione e allo sviluppo di microrganismi capaci di nutrirsi di plastiche residue contenute nei rifiuti umidi.

BiUniCrowd
“Tramite l’attività di comunicazione frutto del bando BiUniCrowd, Micro-Val è stata spiegata al grande pubblico in modo semplice, attraverso canali digitali e di divulgazione di massa, raccogliendo simpatia e consensi”, racconta Zampolli © Bicocca

Gli sviluppi della ricerca

Dall’esperienza del crowdfunding è nato un gruppo di lavoro interdisciplinare che ha permesso di ottenere risultati sempre più importanti dal punto di vista della ricerca scientifica, di avviare progetti di comunicazione e di aprire diversi tavoli di lavoro per futuri finanziamenti. A giugno 2023 è stato pubblicato uno studio che identifica – per la prima volta in laboratorio – le modalità di svolgimento del primo processo ossidativo del polietilene da parte dei batteri “mangia plastica”.

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“Oggi sono due le realtà aziendali con le quali è stato aperto un dialogo per futuri finanziamenti. Queste realtà sono interessate allo sviluppo della ricerca e noi siamo al lavoro per raggiungere dei nuovi traguardi”, ha dichiarato Zampolli. “Eliminare contaminanti, studiare progetti che aiutino le persone e l’ambiente è un tema sensibile per ciascuno di noi; senza però il supporto e l’aiuto della campagna non saremmo stati capaci di comunicare il nostro lavoro e renderlo accessibile a tutti”.

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