Mercato elettrico, c’è l’accordo

L'accordo mira a garantire pari opportunità e competitività nei paesi Ue e guarda ai cittadini vulnerabili. La Commissaria Simson ricorda la necessità di ricevere quanto prima i piani energia e clima dei diversi Stati membri

Soddisfazione per aver raggiunto l’accordo. Così Teresa Ribera Rodriguez, terza vice-presidente spagnola del governo e ministro per la transizione ecologica e la sfida demografica, accoglie i giornalisti alla conferenza stampa al termine del Consiglio Energia che si è svolto a Lussemburgo ieri 17 ottobre.

Un passo avanti significativo per tutti gli investimenti, spiega la vice-presidente Rodriguez. Restano i contratti bilaterali per differenza che sono il tema sottolinea la presidente Rodriguez che “ha creato maggiore difficoltà“. In questo contesto è stato stabilito che possano essere effettuati nel rispetto di tutta una serie di criteri che ne semplificano il trattamento.

Contratti bilaterali per differenza: contratti a lungo termine stipulati da enti pubblici per sostenere gli investimenti, che aumentano il prezzo di mercato quando è basso e chiedono al generatore di rimborsare un importo quando il prezzo di mercato è superiore a un certo limite, al fine di evitare profitti imprevisti eccessivi

La riforma promuove: investimenti, stoccaggio e flessibilità e permettere agli Stati membri l’uso dei contratti per differenza e contrattazioni bilateri per l’energia. Strumenti che mirano a dare un impatto positivo alla stabilità e nel prezzo pagato dai consumatori.

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A sin la commissaria Kadri Simson e a dx la vice-presidente Teresa Ribera Rodriguez

“Fondamentale esserci arrivati con appoggio di tutti gli Stati membri tranne uno (l’Ungheria n.d.r.)” sottolinea la vice presidente Rodriguez, che evidenzia come si tratti di una “proposta che aumenterà la resilienza del mercato europeo e porterà maggiori certezze sul settore e favorirà la decarbonizzazione. Andrà a sostenere gli accordi per l’energia elettrica e amplierà le aste per la comunità dell’energia”.

La commissaria europea Kadri Simson sottolinea come “L’approccio di oggi è importante perché riflette la posizione espressa dalla Commissione a marzo” e varrà per tutti i ventisette Stati membri.

Pari opportunità e competitività

Le preoccupazioni su pari opportunità e competitività degli Stati Membri sono state superati dal Consiglio rassicura la Commissaria Kadri Simson.

In cui gli Stati membri effettueranno investimenti per durata di vita dell’impianto, mentre i contratti per differenza non saranno obbligatori ma rappresentano una opportunità, sottolinea la Simson.

L’auspicio ora è che i negoziati con il Parlamento europeo possano svolgersi senza ritardi “in quanto ora c’è opportunità di trovare accordo tra i colegislatori”. e sottolinea come si tratti di una misura “che contribuirà a garantire maggiore trasparenza ai consumatori”.

 

 

Le previsioni per l’inverno europeo dell’energia

“Abbiamo riempito gli stoccaggi di gas al 97% quindi la visione per il prossimo inverno sono positive” rassicura la Commissaria Simson che ricorda anche come stia aumentando l’apporto delle rinnovabili al mix energetico.

“Dobbiamo preparaci a eventuali interruzioni e guasti della nostra infrastruttura critica” ricorda la Commissaria che sottolinea come se gli Stati membri sono riusciti a riempire lo stock delle riserve è anche grazie alle raccomandazioni del Consiglio.

Assegnati anche 50 milioni di euro al fondo per Ucraina. Azione per cui ricorda la Simson è importante anche l’azione degli altri paesi.

Infine nel corso della conferenza stampa la commissaria ricorda come ci sia bisogno di poter disporre di tutti i piani energia e clima rivisti e ne sollecita la presentazione aggiornata dagli Stati membri ancora manchevoli.

Leggi anche: Riforma del mercato elettrico europeo, la posizione dell’Italia a Lussemburgo

I punti salienti dell’accordo

  • Mercati dell’energia elettrica a lungo termine

La riforma mira a stabilizzare i mercati dell’energia elettrica a lungo termine potenziando il mercato dei contratti di acquisto di energia elettrica (KDT) generalizzando i contratti bidirezionali per differenza (CfDs) e migliorando la liquidità del mercato a termine.

Per far ciò il Consiglio ha convenuto che gli Stati membri “promuoveranno l’adozione degli accordi di acquisto di energia elettrica, eliminando ostacoli ingiustificati e procedure o oneri sproporzionati o discriminatori”. Questa misura prevede anche la possibilità di istituire regimi di garanzia garantiti dallo Stato ai prezzi di mercato, garanzie private o strutture che mettono in comune la domanda di KDT.

I contratti bilaterali per differenza (CfD), salvo alcune eccezioni, saranno il modello obbligatorio nel caso in cui il finanziamento pubblico è coinvolto in contratti a lungo termine.

Si applicherebbero inoltre agli investimenti in nuovi impianti di generazione basati sull’energia eolica, solare, geotermica, idroelettrica senza serbatoio e energia nucleare. Così da garantire prevedibilità e certezza.

Le regole per i CfD bidirezionali si applicherebbero solo dopo un periodo transitorio di tre anni (cinque anni per i progetti offshore di asset ibridi connessi a due o più zone di offerta) dopo l’entrata in vigore del regolamento. Questo per mantenere la certezza giuridica per i progetti in corso.

Inoltre è prevista una flessibilità sulla ridistribuzione delle entrate generate dallo Stato attraverso i CfD bidirezionali. Includendo anche la possibilità di impiegarle per finanziare i costi dei regimi di sostegno diretto dei prezzi o degli investimenti per ridurre i costi dell’elettricità per i clienti finali.

  • Capacity market

Si tratta di misure di sostegno che gli Stati membri possono introdurre per remunerare le centrali elettriche al fine di garantire la sicurezza a medio e lungo termine dell’approvvigionamento di energia elettrica. Il Consiglio ha convenuto di eliminare il carattere temporaneo di tali misure.

Introducendo fino al 31 dicembre 2028, una deroga ai requisiti esistenti in materia di limiti di emissione di CO2 per i generatori che devono ricevere sostegno da tali meccanismi di capacità.

E’ stata inoltre approvata la necessità di semplificare le procedure di approvazione dei meccanismi di capacità per cui sono state fatte delle proposte e su cui è stata richiesta una relazione dettagliata che ne valuti ulteriori possibili semplificazioni. 

  • Protezione dei consumatori

Introdotti anche dei chiarimenti sulle disposizioni relative alla protezione dei clienti. Rafforzando la protezione dei consumatori e stabilendo una libera scelta di un fornitore con la possibilità di accedere a prezzi dinamici dell’energia elettrica, a tempo determinato e fissi. Richieste anche norme più rigorose rispetto al passato per i fornitori nelle loro strategie di copertura dei prezzi al fine di proteggere i consumatori dalle variazioni dei mercati all’ingrosso.

Prevista anche una azione finalizzata ai proteggere i clienti vulnerabili dalle disconnessioni con sistemi di ‘fornitore di ultima risorsa‘ per garantire la continuità dell’approvvigionamento, almeno per i clienti domestici, se tali sistemi non esistono già.

Grande spazio ai sistemi di condivisone di energia per cui è stato convenuto che “tutti i cittadini ne hanno diritto” estendendo i diritti dei consumatori ai clienti finali coinvolti in programmi di condivisione dell’energia.

  • Prezzi energetici accessibili durante una crisi

Sarà infine possibile attuare un’opzione temporanea che vada ad applicare prezzi regolamentati, anche al di sotto dei costi, alle piccole e medie imprese (PMI) in tempi di crisi.

Modificate anche le condizioni per dichiarare una crisi dei prezzi dell’elettricità.

Inoltre gli Stati membri possono applicare un massimale alle eccessive entrate di mercato derivanti da energia elettrica prodotta da generatori con costi marginali più bassi come le energie rinnovabili, il nucleare e la lignite. Si tratta di ‘generatori inframarginali’. Questo sarà possibile fino al 30 giugno 2024, alle stesse condizioni della misura di emergenza sui ricavi inframarginali adottata il 6 ottobre 2022.

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