Il piano Fit for 55 entra ufficialmente in vigore nella sua interezza

Nell’ottica di raggiungere la neutralità climatica nel 2050, la quota di rinnovabili nel mix energetico dell’UE dovrà salire almeno al 42,5 per cento entro il 2030.

fit for 55
Foto di Christian Lue su Unsplash

La Commissione europea ha adottato oggi, 9 ottobre, la nuova Direttiva sull’Energia Rinnovabile (RED III) e il regolamento ReFuelEU per l’aviazione sostenibile: si tratta degli ultimi due pilasti del pacchetto Fit for 55, integrato dal piano REPowerEU, che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra nell’UE del 55-57 per cento entro il 2030 e rendere il continente climaticamente neutrale entro il 2050.

Fit for 55, un segnale forte da parte dell’Unione europea

“Il Green Deal europeo sta contribuendo ai cambiamenti di cui abbiamo bisogno per limitare le emissioni di CO2, tutelando al tempo stesso gli interessi dei cittadini e creando nuove opportunità per le industrie”, ha dichiarato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. “Sono molto felice che siamo sulla strada giusta per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. È un segnale importante per l’Europa e per il resto del mondo, che dimostra la fattibilità della transizione ecologica”.

Il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere

Con l’adozione degli ultimi due pilastri, sono ora in vigore obiettivi climatici vincolanti per tutti i settori economici dell’Unione. Nel rispetto del principio “chi inquina paga”, il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere regolerà anche l’importazione delle merci. Grazie alle risorse del Social Climate Fund, sarà possibile assicurare l’inclusività della transizione verde sostenendo i cittadini vulnerabili e le piccole imprese.

Gli obiettivi legati alla transizione energetica

In termini di energia rinnovabile, l’obiettivo è adesso quello di aumentarne la quota nel mix energetico al 42,5 per cento entro la fine del decennio, con l’intenzione di arrivare almeno al 45 per cento. L’efficienza energetica, parallelamente, dovrà aumentare dell’11,7 per cento.

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Il risparmio energetico da parte degli Stati membri dovrà essere pari, mediamente, all’1,49 per cento annuo dal 2024 al 2030 (1,9 per cento nel caso del settore pubblico). L’accordo include anche la prima definizione comunitaria di povertà energetica, con i governi che dovranno adottare misure prioritarie per le famiglie più a rischio.

I target relativi al settore dei trasporti

Tutte le nuove auto immatricolate nell’UE a partire dal 2035 dovranno essere a emissioni zero. Sono previsti target specifici per la realizzazione di nuove infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici lungo le strade, insieme a nuove stazioni di rifornimento dell’idrogeno.

Il regolamento ReFuelEU traccia invece il percorso verso l’adozione di una quota sempre maggiore di carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF) nell’industria aeronautica. Analogamente, anche il settore navale è chiamato a mitigare il proprio impatto ambientale tramite il ricorso a nuove tecnologie a basse emissioni.

Leggi anche: ReFuelEU, il parere dell’industria dell’aviazione

Gli Stati membri sono chiamati a integrare le nuove direttive all’interno delle proprie legislazioni nazionali, con appositi piani per l’energia e il clima (come il PNIEC italiano).

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