Il Parlamento europeo approva la revisione della Politica agricola comune

Saranno alleggeriti gli oneri amministrativi per gli agricoltori europei

Il Parlamento europeo ha approvato il 24 aprile una revisione del regolamento sui piani strategici e del regolamento orizzontale della Politica agricola comune (PAC).

Politica agricola comune (PAC)

Cosa prevede la PAC aggiornata

L’idea è quella di modificare norme relative alle condizionalità ambientali a cui gli agricoltori devono attenersi per ricevere finanziamenti. È prevista, inoltre, maggiore flessibilità nella concessione di esenzioni dalle norme della PAC in caso di problemi nell’applicarle o a causa di danni dovuti a condizioni meteorologiche estreme. In particolare, le piccole aziende agricole, di dimensioni inferiori a dieci ettari, saranno esentate dai controlli e dalle sanzioni in caso di inosservanza di alcune norme.

Gli aggiornamenti dovranno essere approvati anche dal Consiglio. Dopo l’approvazione, il testo sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà immediatamente in vigore. Gli agricoltori, quindi, saranno autorizzati ad applicare le “condizionalità” ambientali rivedute per le loro richieste di sostegno finanziario già a partire da quest’anno.

Opinioni divergenti: “Una scelta che dimostra assenza di rispetto per i cittadini”

“Il Parlamento europeo ha ceduto alla falsa narrazione che contrappone l’ambiente all’agricoltura, invece è dimostrato che i due settori dipendono l’uno dall’altro”, ha commentato Marta Massa, segretaria generale di Slow Food.

“Una scelta che dimostra una chiara assenza di rispetto per i cittadini, le evidenze scientifiche e gli agricoltori”, si legge nel comunicato stampa dell’associazione. La proposta, infatti, eliminerà l’obbligo di mettere a riposo parte dei terreni, una misura importante per la tutela della biodiversità.

Secondo Slow Food questo minerà la possibilità per il settore agricolo di abbracciare un modello sostenibile nel lungo periodo e di tenere conto degli obiettivi climatici delineati dal Green Deal. Gli agricoltori avranno infatti la possibilità di ottenere sussidi comunitari anche senza rispettare gli standard ambientali di base; “un passo indietro che aumenterà il divario tra i grandi proprietari terrieri industriali e gli agricoltori di piccola scala che adottano pratiche sostenibili”, ha aggiunto l’associazione.

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Confagricoltura: “Subito al lavoro per implementare le agevolazioni”

“Il regolamento approvato, nonostante il rischio di potenziale disparità nel trattamento tra agricoltori, rappresenta una prima apertura verso un’applicazione semplificata delle complesse norme di settore”, ha reso noto Confagricoltura.

“Speriamo che a questa prima modifica seguirà l’impegno delle istituzioni comunitarie al fine di conseguire ulteriori miglioramenti”, ha aggiunto il presidente Massimiliano Giansanti.

Zero-Net Industry Act: il sostegno alla produzione UE a impatto zero

Il Parlamento europeo ha inoltre approvato in via definitiva la Legge sull’industria a zero emissioni nette per rafforzare la produzione delle tecnologie necessarie per la decarbonizzazione. Anche in questo caso, bisogna attendere l’approvazione del Consiglio europeo affinché entri in vigore.

La legge fissa per l’UE l’obiettivo di produrre il 40% del proprio fabbisogno annuo di tecnologie a zero emissioni nette entro il 2030. Le tecnologie sostenute comprendono rinnovabili, nucleare, decarbonizzazione delle industrie, reti di distribuzione, sistemi di stoccaggio dell’energia e biotecnologie. Lo scopo sarà semplificare le procedure di autorizzazione dei progetti, in funzione della loro portata e dei loro risultati.

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