Oggi è la Giornata mondiale del leone, specie da cui dipende il benessere di interi ecosistemi

La specie è in declino, ma le strategie per impedirne l’estinzione esistono: il commento di Wild Africa Fund e WWF.

Giornata mondiale del leone, leoni
Foto di Shadrach Mwaba/WWF Zambia

Il 10 agosto si aspetta solitamente il sorgere della luna per ammirare il cielo notturno alla ricerca delle stelle cadenti. Non tutti sanno, però, che oggi si celebra anche la Giornata mondiale del leone (World Lion Day). Uno degli animali più amati, conosciuto come il “re della foresta”, anche se il suo ambiente preferito è la savana.

Un habitat che, purtroppo, è sempre più frammentato. In Africa, i leoni hanno perduto il 90 per cento del loro areale originario. La popolazione si è ridotta, nell’ultimo secolo, da 200mila individui a meno di 30mila. Solo negli ultimi vent’anni, ha subito un declino del 43 per cento.

L’importanza del turismo faunistico per i Paesi africani

L’allarme arriva dal WWF che spiega come, tra le altre minacce per la specie, ci siano il bracconaggio e l’aumento degli accoppiamenti tra consanguinei, con una conseguente perdita di diversità genetica, causato proprio dalla frammentazione dell’habitat.

Il leone è un predatore da cui dipende l’equilibrio di interi ecosistemi, che generano beni e servizi capaci di garantire il benessere di più di 300 milioni di persone nell’Africa sub-sahariana. La presenza di questi splendidi animali è anche in grado di attrarre milioni di turisti ogni anno, alimentando un settore fondamentale per l’economia locale.

Il metodo SECR per censire i leoni e capire come proteggerli

“Il leone è forse l’animale africano più iconico e ha un profondo significato culturale: la sua scomparsa sarebbe tragica. Per l’Africa occidentale significherebbe sprecare le opportunità legate al turismo faunistico che, finora, ha generato milioni di posti di lavoro nelle regioni orientali e meridionali”, ha dichiarato Peter Knights, amministratore delegato di Wild Africa Fund. “Per questo, abbiamo lanciato una grande campagna di sensibilizzazione che coinvolgerà tutti i principali mezzi di comunicazione”. Il caso del Parco nazionale di Akagera, in Ruanda, dove i leoni sono stati reintrodotti con successo, dimostra che ci sono speranze per la specie.

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Il primo passo per mettere a punto delle strategie di conservazione efficaci è la raccolta di dati precisi sulle popolazioni esistenti. Il WWF sta contribuendo al censimento degli esemplari nel Parco nazionale di Tsavo, in Kenya, utilizzando un metodo innovativo, denominato SECR (acronimo di “Spatially Explicit Capture-Recapture”), che permette di stimare il numero di individui presenti in un territorio tramite l’acquisizione e l’analisi di migliaia di immagini.

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