Crescono i green jobs tra dubbi e sfide aperte

I dati del report “Building Competitive Advantage with A People-First Green Business Transformation” a cura di ManpowerGroup

Continuano le prospettive positive sui green jobs, ma non solo, anche i lavoratori preferiscono lavorare in aziende sostenibili. Il 60% dei lavoratori secondo l’ultimo report “Building Competitive Advantage with A People-First Green Business Transformation” a cura di ManpowerGroup afferma che un’azione chiara volta ad affrontare le questioni ambientali influenzerà positivamente la propria considerazione del posto di lavoro.

green jobs

Inoltre il 70% delle aziende di tutti i settori pianifica di assumere talenti nell’ambito della sostenibilità, i cosiddetti “green jobs”. Si tratta di 30 milioni di nuovi posti di lavoro nel mondo entro il 2030.  L’indagine ha coinvolto circa 40.000 datori di lavoro e oltre 5.000 persone in 41 Paesi.

Mancano persone con competenze green

A livello internazionale l’indagine mostra come per il 94% dei datori di lavoro mancano le competenze interne per raggiungere i propri obiettivi ESG. Il 75% afferma di avere anche difficoltà a reperire tali competenze.  Tant’è che il reperimento di candidati qualificati rappresenta per il 44% degli intervistati lo scoglio maggiore per la transizione verde. Serve anche secondo il 39% la creazione di programmi di riqualificazione efficaci e per il 36% l’identificazione di competenze trasferibili.

Green Skils

Solo 1 lavoratore su 8 possiede più di una competenza “green”. Non a caso dal report si evidenzia come le persone con almeno una competenza verde hanno un tasso di assunzione superiore del 29% rispetto alla media.

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Nel 2023 cresce del 15% il numero di posizioni aperte . Ma mentre il 70% dei ruoli impiegatizi si dichiara pronto ad abbracciare la transizione verde, solo il 57% dei ruoli legati alla produzione afferma lo stesso.

Gli entusiasti sui green jobs cambiano in base all’età

Come categorie professionali i più entusiasti della transizione verde è chi lavora nell’Information Technology (75%) e nei servizi finanziari e immobiliare (74%). meno ottimisti i lavoratori dei settori energia e utility (64%) e trasporti, logistica e automotive (62%) sono meno ottimisti.

Mentre a livello generazionale la Gen Z sembra essere lievemente più ottimista dei Baby Boomers soprattutto rispetto le condizioni di lavoro e le opportunità del mercato.

Un terzo (32%) delle persone appartenenti alla Gen Z crede che i lavori verdi saranno contraddistinti da una retribuzione più elevata, mentre solo il 14% dei Baby Boomers condivide questo pensiero.

Inoltre, il 75% degli appartenenti alla generazione Z svolge ricerche sull’impegno delle aziende in ambito sostenibilità, e il 46% di essi afferma che ciò influisce sulla probabilità di scegliere un determinato datore di lavoro.

Infine, il 71% dei componenti della Gen Z e il 60% dei Millennial ritiene che le iniziative verso un mondo più sostenibile miglioreranno il loro lavoro, rispetto ad appena il 44% dei Baby Boomers.

Le generazioni più giovani intravedono anche maggiori opportunità di sviluppo della propria carriera, con il 35% della Gen Z e il 34% dei Millennial che lo considerano uno dei principali vantaggi della transizione.

L’opportunità dei green jobs in Italia e la necessità di riqualificazione

L’Italia con Spagna e Germania è tra i Paesi con la maggiore carenza di competenze sulla sostenibilità. Per questo il report identifica la necessità di una importante azione di formazione professionale.

Cresce invece la parità di genere che vede in Spagna e Italia una previsione del raggiungimento del 50% dei posti di lavoro verdi diretti entro il 2040.

Le aziende, per promuovere la sostenibilità e dotarsi dei profili green di cui hanno sempre più bisogno, devono mantenere le persone al centro. È essenziale che gli sforzi verso tecnologie green siano accompagnati da adeguati investimenti in upskilling e reskilling, riqualificazione e aggiornamento delle competenze” afferma Daniela Caputo, Marketing, Communication e Innovation Director di ManpowerGroup. “I leader d’azienda che pongono l’accento sullo sviluppo delle competenze delle persone come elemento centrale delle loro strategie net-zero possono favorire sia gli azionisti che gli stakeholder. Le aziende che trascurano questo aspetto rischiano di perdere talenti e risorse cruciali.”

Le posizioni verdi aperte in Italia

Nel nostro paese la società di recruiter afferma di avere oltre 2.000 posizioni “verdi” aperte. I ruoli cercati sono nei settori dell’efficientamento energetico ed energia elettrica, fotovoltaico, assemblaggio veicoli elettrici nell’automotive.

Le figure più ricercate sono:

  • in efficientamento energetico tecnici manutentori, ingegneri delle infrastrutture e civili e progettisti di impianti.
  • Nel fotovoltaico tornano i progettisti di impianti, i manutentori e gli installatori di impianti.
  • Per Automotive/assemblaggio veicoli elettrici servono tecnici manutentori, tecnici dedicati al controllo di qualità e ingegneri di prodotto.

 Le principali sfide dei recruiter green:

La transizione energetica rappresenta quindi una sfida anche per la configurazione del mondo del lavoro da cui gli stessi recruiter non sono esenti. Non a caso la ricerca ha individuato anche le sfide di questo comparto.

Recruiter

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