Trenta milioni di nuovi green jobs entro il 2030

I risultati del report di ManpowerGroup che analizza l’evoluzione del mercato del lavoro in chiave sostenibile.

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Foto di GraphicMama-team da Pixabay

Trenta milioni di nuovi posti di lavoro: sono quelli che nasceranno, entro il 2030, nei settori dell’energia pulita, dell’efficienza energetica e delle green technologies. A rivelarlo è il report The Greening World of Work di ManpowerGroup del 4 ottobre, che analizza l’evoluzione del mercato del lavoro di fronte alla sfida della sostenibilità.

L’impegno sul fronte ESG è ormai imprescindibile

L’attenzione ai criteri ESG è sempre più diffusa fra le aziende anche perché, come indica il report, uno scarso impegno può avere un impatto negativo sui risultati fino al 21 per cento. Il 94 per cento dei datori di lavoro a livello globale, tuttavia, riconosce di non avere in azienda i professionisti necessari al raggiungimento dei propri obiettivi: è per questo che il 70 per cento delle aziende già pianifica di assumere nuovi talenti nell’ambito della sostenibilità, in tutti i comparti – produzione (36%), operazioni e logistica (31%), IT (30%), marketing (27%), ingegneria (26%), amministrazione (25%) e risorse umane (25%).

Occorre investire anche nei percorsi di formazione

“L’economia verde è in continua crescita, basti pensare come di recente gli investimenti globali nell’energia solare nel 2023 abbiano superato quelli nel petrolio. Davanti a questo scenario, i datori di lavoro devono ottimizzare la gestione dell’organico per attrarre, assumere e trattenere i lavoratori in un contesto di persistente scarsità di talenti e di crescente domanda di lavori in ambito sostenibilità”. Questo il commento di Anna Gionfriddo, amministratrice delegata di ManpowerGroup Italia, che ha oltre duemila posizioni “verdi” aperte.

Leggi anche: Cresce la richiesta di green skills tra formazione e offerte di lavoro

“A questo si aggiungono gli sforzi di upskilling e reskilling che devono essere incrementati per colmare le carenze di competenze green”, ha concluso Gionfriddo. Entro il 2027, infatti, il 61 per cento della forza lavoro globale avrà bisogno di ulteriore formazione per acquisire green skills in materia di mitigazione dell’inquinamento e prevenzione dei rifiuti, bonifica ambientale, acquisti sostenibili, produzione e gestione dell’energia, eccetera.

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