Wind Farm 1209335 1280L’attuale crisi sanitaria rallenterà la crescita dell’industria eolica mondiale che ha finora raggiunto una capacità totale di 650,8 GW, con una crescita di 59,7 GW rispetto al 2019. “L’interruzione delle catene di fornitura internazionali e gli ostacoli normativi a livello nazionale, stanno entrambi ostacolando il settore eolico, come nella maggior parte dei settori industriali”, rimarca in una nota stampa l’Anev, riprendendo quanto emerso nel webinar Wind power markets around the world, organizzato nei giorni scorsi dalla World wind energy association (Wwea). In Italia, rimarca l’Anev, “l’attuale emergenza sanitaria significherà un rallentamento delle nuove installazioni a causa del blocco attuato per le attività e per il rifornimento delle componentistica, ma anche per il blocco delle attività amministrative e istituzionali in corso”.

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A condividere il sentimento di allarme sugli effetti globali del Covid-19 anche gli esperti di Australia, Brasile, Cina, Germania, India, Giappone, Giappone, Repubblica di Corea, Maghreb e Mena, Nord America, Pakistan, Russia, Turchia e Ucraina che hanno partecipato al webinar. Nel 2019 il mercato dell’eolico ha registrato un tasso di crescita del 10,1% rispetto al 2018. Negli ultimi cinque anni, si sono registrate nuove installazioni soprattutto in Cina + 27,5 GW e Stati Uniti + 9,1 GW piuttosto che in Europa, “rallentati da politiche giudicate insufficienti ad affrontare una forte crescita”.

Scarica Immagine 2La proposta dell’Anev per l’eolico

Ma quali sono le proposte degli operatori per rilanciare eolico e rinnovabili? L’Anev auspica che il Governo “intraprenda iniziative a tutela e salvaguardia delle progetti in essere, garantendo da un lato il mantenimento in vita delle autorizzazioni e di tutti gli atti in esse compresi per evitarne il decadimento (che metterebbe a serio rischio il raggiungimento degli obiettivi nazionali) e dall’altro di recuperare i contingenti non assegnati nelle procedure competitive del Gse in procedure successive a quelle attuali”.

Vedi anche l’intervista del presidente Anev Simone Togni su e7

Aceper scrive a Conte

L’attuale crisi sanitaria sortirà indubbiamente degli effetti negativi sui mercati di tutto il mondo. Il World economic outlook 2020, pubblicato il 14 aprile dal Fondo monetario internazionale, stima una flessione del Pil per l’Italia nel 2020 pari al 9,1%. Performance migliore solo alla Grecia, che si stima perderà il 10%.

L’Associazione consumatori e produttori energie rinnovabili (Aceper), che riunisce 2 mila associati per un totale di 6.731 impianti, ha reagito attivando una serie di servizi. Ha messo a disposizione gratuitamente strumenti per il monitoraggio da remoto dell’andamento produttivo e finanziario degli impianti fotovoltaici; ha attivato gratuitamente un servizio di assistenza telefonica e telematica per fronteggiare eventuali inconvenienti tecnici; ha aderito alla campagna del Gse “Dona un 1 kWh per il Paese” per raccogliere fondi da destinare alla Protezione civile.

Raccogliendo le esigenze degli associati, quasi tutti piccoli o piccolissimi imprenditori, ha oggi inviato una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per chiedere la sospensione della scadenza del 30 giugno 2020 prevista per la restituzione allo Stato del beneficio fiscale concesso con la legge 388/2000, la cosiddetta Tremonti Ambiente. “Non entriamo nel merito della legittimità o meno di questi provvedimenti, che verrà affrontata nelle opportune sedi – scrive nella missiva la presidente di Aceper, Veronica Piteama evidenziamo come, a causa delle notevoli difficoltà economiche che molti imprenditori del settore stanno già affrontando per l’attuale pandemia, sia oggi assolutamente necessaria la sospensione di tale termine di pagamento”.

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