I varchi elettronici della Ztl A1 Tridente, il perimetro disegnato dalla giunta Marino e compreso tra via del Corso, via di Ripetta e via del Babuino, entreranno in pre-esercizio il 2 maggio. E non il 1° aprile come era stato preventivamente stabilito dall’attuale amministrazione capitolina. In realtà, la delibera che prevede l’attivazione dei varchi risale all’8 ottobre 2014 ma non ha mai avuto concreta attuazione (se non una iniziale breve parentesi).

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Il Comune di Roma prolungherà l’orario della Ztl A1. Se oggi il divieto è valido solo per le automobili e dura sino alle 18, il prossimo mese auto, ciclomotori e motocicli non potranno circolare dalle 6.30 alle 19.00, dal lunedì al venerdì, e dalle 10 alle 19, il sabato, esclusi in ambo i casi i giorni festivi. La sosta nella Ztl A1 sarà concessa solo ad alcuni soggetti, come residenti, domiciliati e lavoratori notturni (qui la lista completa). A verificare gli accessi, per i primi 30 giorni, ci dovrebbe essere anche una pattuglia dei vigili urbani.

Il lavoro dei mobility manager

Al momento i mobility manager stanno cercando soluzioni di spostamento alternative e comode per i lavoratori di negozi e uffici del Tridente. I timori riguardano l’aumento del traffico, da un lato, e il calo dei clienti, dall’altro. Quest’ultimo punto preoccupa i commercianti della zona, che hanno già protestato per i disservizi legati alla chiusura delle fermate centrali della Metro linea A.

Il tavolo di confronto tra Comune, Atac e personale addetto alla gestione degli spostamenti dei lavoratori è aperto. Al momento i dipendenti usano lo scooter o la metropolitana per recarsi sul posto di lavoro. Ultimamente con grosse difficoltà, visto che le tre fermate Repubblica, Spagna e Barberini sono chiuse e la più vicina all’area, quella di Flaminio, è sovraffollata e con le scale mobili ferme. Le navette sostitutive non sono usate perché impiegano molto più tempo della metropolitana.

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Per snellire il traffico dell’area si potrebbero mettere sul tavolo alternative, in realtà, già presenti. Si potrebbero garantire parcheggi dedicati al car sharing elettrico o potenziare i bus elettrici che, tornati dopo uno stop lungo anni, coprono il tragitto da Piazza del Popolo a San Silvestro.

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