È tempo di bilanci per la nuova Giunta comunale di Roma Capitale, che a meno di due mesi dall’insediamento si è trovata a fronteggiare l’annosa questione dei rifiuti, che rischiava di diventare emergenziale sotto le festività. 

In merito, ieri alla conferenza stampa “Pulizia della città: bilancio e prospettive”, il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, ha presentato il bilancio di questo primo periodo in cui è stato attuato il piano di pulizia straordinaria.

Alfonsi Gualtieri Piazza
Da sinistra: l’assessore all’Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi; il sindaco Roberto Gualtieri e l’amministratore unico di Ama Angelo Piazza

“Anche se restano delle criticità in alcune zone e la città non è pulita come merita, con l’intervento del Comune abbiamo evitato l’emergenza del Natale e, con questo impegno straordinario, abbiamo messo a regime la macchina attuale”, dichiara il sindaco Gualtieri.

“Roma deve affrontare in modo strutturale diverse criticità: la prima, quella degli sbocchi di alcuni impianti che determinavano la paralisi, mentre ora a regime, raccogliamo due mila tonnellate di rifiuti in più a settimana. Una seconda criticità è quella delle Und (Utenze non domestiche) che conferiscono gli imballaggi nei cassonetti, sovraccaricandoli. (…) Dove c’è il nuovo meccanismo Und, la situazione si sta stabilizzando. Terza criticità, quella di uomini, mezzi e assenza di coordinamento, per cui grazie ad Ama siamo intervenuti. Il piano dunque ha evitato che queste criticità producessero una situazione devastante”.

Le tre diverse fasi di azione

Il sindaco ha poi affermato che l’azione del Comune sui rifiuti sarà articolata su tre dimensioni e si snoderà lungo tre fasi:

  • la prima, che va da qui ai prossimi sei mesi prevede l’impegno nella reingegnerizzazione dei processi di raccolta;
  • la seconda sarà invece una fase di medio periodo che andrà fino ai prossimi tre anni e riguarda il lavoro sugli impianti con il potenziamento di quelli esistenti, anche grazie alle risorse del Pnrr.
  • Infine, una terza fase di lungo periodo fino ai prossimi cinque anni, che prevede la chiusura del ciclo dei rifiuti con una nuova impiantistica su cui investire per raccolta, pulizia ed anche per ridurre la Tari. 

Imprescindibili per il sindaco sono: il consolidamento delle buone pratiche avviate, la loro estensione a tutti i municipi e un miglioramento qualitativo profondo che sarà attuato nel lungo periodo. 

I risultati del Piano straordinario di pulizia

Non manca la consapevolezza del fatto che la situazione della pulizia di Roma vada migliorata ma, come testimoniato dall’assessore all’Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, nell’immediato sono stati raggiunti risultati tangibili tra cui: Due mila tonnellate di rifiuti in più raccolte a settimana, siamo intervenuti in moltissime zone sul verde verticale e orizzontale e su 2.400 caditoie, così da averle pulite ed evitare allagamenti. Sono stati messi in strada 300 mezzi e 500 operatori in più al giorno, grazie al dialogo avviato con Ama.

Inoltre, prosegue la Alfonsi, “stiamo facendo un lavoro sulla riforma del meccanismo delle Und e sostituendo i cassonetti, nonchè coordinando i vari interventi. Cresce l’interattività con il territorio e per questo ringrazio i municipi che ci segnalano le criticità”.

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L’assessore Alfonsi ha fornito anche altri numeri del piano straordinario di pulizia della città che consistono in “una raccolta settimanale di 19 mila tonnellate, prima ne rimanevano a terra due mila, riaperti 11 punti di raccolta su base settimanale, permettendo di recuperare i rifiuti ingombranti. Ringrazio i cittadini che ci danno una mano facendo maggiormente la differenziata e portando gli ingombranti dove vanno portati. Nel piano straordinario sono state coinvolte ben 1.200 strade”.

Finora sono 1.000 i cassonetti sanificati, “pochi, ma aver iniziato a sanificare i cassonetti significa prestare attenzione a ciò che bisogna fare per l’igiene urbana e in 132 strade è stato fatto un intervento di potatura degli alberi. Infine, c’è stato un rinnovo della governance, anche se ancora in corso, per cui ringrazio Angelo Piazza, nuovo amministratore unico di Ama”. L’assessore si è detta consapevole del fatto che Roma debba chiudere il proprio ciclo dei rifiuti all’interno della città o della Regione, come ci incoraggia a fare anche l’Europa, e che la strada sia ancora lunga.

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Le “Ama di municipio”

“Abbiamo utilizzato, aggiunge l’assessore, 32 milioni e 300mila fondi ordinari che non erano stati spesi e sono confluiti nel piano straordinario, di cui 3 milioni e 200 mila per la manutenzione del verde e per la rimozione di micro-discariche diffuse nella città. Un lavoro coordinato ha permesso di spendere le risorse stanziate e il coordinamento delle risorse coinvolte ha permesso a sua volta di sperimentare le “Ama di municipio” per un controllo maggiore delle criticità e una stretta collaborazione con i presidenti dei municipi. Vogliamo che le nostre strutture territoriali siano presenti e in grado di prendere immediatamente delle decisioni. Infatti, nel nuovo contratto di servizio in scadenza di Ama, ci sarà proprio quello di costruire le Ama di municipio”, conclude.

La nuova governance di Ama

E proprio la nuova governance di Ama, di cui è amministratore unico l’avv. Angelo Piazza, pare stia dando vita ad un nuovo corso: ”Ringrazio i lavoratori di Ama e i sindacati con cui c’è collaborazione, oggi abbiamo un +8% di incremento delle presenze rispetto all’anno scorso, che deriva dalla rinuncia a ferie e permessi e leggi 104 dei lavoratori, quindi scelte volontarie, permettendo così di far fronte al Natale. Cinquanta operatori inidonei a svolgere operazioni dirette sono stati riqualificati per svolgere attività di presidio nelle postazioni di raccolta e aiuteranno i cittadini nella corretta consegna di rifiuti e altri operatori. Abbiamo anche “raddoppiato” il personale riducendo da due a uno gli operatori per i mezzi più piccoli, cosiddetti squaletti, e recuperato il servizio degli agenti accertatori, importanti nel monitoraggio”, conclude.

Aumentano mezzi in circolazione, personale dedicato e accessi ai centri di raccolta

Sulle altre iniziative di Ama, continua Piazza esponendo gli interventi importanti fatti sulle utenze non domestiche, ripristinando le regole e cambiando gli orari della raccolta che diventeranno serali, eccetto per il vetro che avverrà in orari diversi per via del rumore.

Sui mezzi Ama, l’amministratore afferma che hanno riscontrato dei tempi eccessivamente dilatati e ingiustificati per le riparazioni in officina, sia interna che esterna. Pertanto, intervenendo su questi ultimi, in poco più di un mese sono riusciti ad aumentare del +13% la disponibilità di mezzi circolanti, a cui bisogna aggiungere 210 nuovi veicoli. Entro marzo, terminerà la selezione di 40 addetti per le officine e successivamente, avverrà l’assunzione di 100 operatori ecologici. 

Inoltre, continua Piazza, “il successo del nuovo modello di organizzazione dei centri di raccolta mostra il bisogno dei cittadini di collaborare e ridurre i rifiuti in strada. Prima alcuni centri erano aperti ed altri chiusi, ora ci sono degli orari fissi dove il sabato e la domenica mattina sono sempre aperti per raccogliere gli ingombranti. Abbiamo infatti riscontrato il +11% di accessi su base settimanale, soprattutto nel fine settimana, così che i cittadini abbiano disponibilità di tempo per collaborare. Ringrazio sindaco e assessore che ci hanno affiancato, il nostro impegno è di proseguire su questa linea”, conclude l’amministratore unico.

La questione impianti

Sugli impianti di nuova realizzazione ancora nulla di specifico è stato detto. L’assessore Alfonsi ha anticipato che verrà presentato a breve un piano industriale dedicato a illustrare i differenti progetti e la loro localizzazione.

Al momento, il fatto di aver incrementato gli sbocchi dentro la Regione, massimizzando le disponibilità esistenti, a detta del sindaco, è un buon risultato, riservandosi di identificare al più presto ed avviare le aree bianche in cui inserire gli impianti.

Come aggiunto in conclusione dall’assessore Alfonsi, un altro obiettivo è quello di togliere Roma dalla morsa della gestione esclusivamente privata: “Noi vogliamo una città che abbia impianti pubblici e allo stesso tempo collaborare con aziende in cui siamo azionisti di maggioranza, pertanto presenteremo prossimamente un piano industriale dei rifiuti di Roma. Ma, dobbiamo ridurne la produzione e risolvere il tema degli impianti e dei punti di raccolta”, conclude.

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