Mobilità e digitale, un connubio ancora sottovalutato

La tecnologia può contribuire all’evoluzione sostenibile del settore dei trasporti, ma molto dipende dalle scelte dei cittadini. L’indagine di Fondazione per la sostenibilità digitale

mobilità e digitale
Foto Pixabay

Le tecnologie digitali possono giocare un ruolo importante nella decarbonizzazione di molte industrie, fra qui quella dei trasporti, che rappresentano il secondo settore più inquinante in Europa. Non tutti gli italiani, però, ne sono consapevoli: per quanto il 77 per cento della popolazione ritenga che l’intelligenza artificiale possa avere un impatto positivo sulla mobilità urbana, resta un 23 per cento che non condivide questa visione. Inoltre, quasi un cittadino su tre (il 30 per cento) ritiene che l’esperienza dell’utente non migliorerà attraverso l’utilizzo del digitale.

Il rapporto “Sustainable Mobility 2023”

A rivelarlo è il rapporto “Sustainable Mobility 2023” della Fondazione per la sostenibilità digitale, che ha coinvolto un campione rappresentativo di cittadini italiani di diverse fasce d’età ed è stato pubblicato il 20 settembre, nel corso della Settimana europea della mobilità.

“Il digitale può avere un ruolo di primo piano nell’evoluzione, sostenibile, del settore della mobilità e dei trasporti. Una parte significativa del cambiamento passerà però dalle scelte dei cittadini, ed è per questo motivo che conoscere i loro punti di vista in merito è un obiettivo di fondamentale importanza anche, e soprattutto, per le nostre istituzioni”, ha commentato Stefano Epifani, presidente della Fondazione.

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L’indice DiSI City misura quanto il ruolo della tecnologia come strumento di sostenibilità sia percepito da parte degli abitanti delle 14 Città Metropolitane italiane. Roma Capitale si attesta al primo posto, seguita da Venezia, Milano e Bologna. Fanalino di coda Palermo, preceduta da Torino e Genova.

Quali sono le applicazioni più e meno diffuse

Fra i vari servizi digitali nell’ambito della mobilità urbana, le app per la navigazione satellitare sono le più utilizzate (dal 65 del campione). Restano ancora poco diffuse:

  • le app di car e/o bike sharing, utilizzate solo da un italiano su cinque. Sebbene l’80 per cento degli intervistati ne riconosca il potenziale positivo, il 20 per cento ritiene che simili strumenti non abbattano i costi e non influiscano positivamente sui consumi energetici;
  • le app di car pooling, utilizzate solo dal 16 per cento degli utenti;
  • le applicazioni e i siti per l’acquisto di ticket per il trasporto pubblico (30 per cento);
  • le app e i siti per la mobilità elettrica, dolce o integrata.

Gli italiani e le auto elettriche

L’analisi guarda anche alla percezione degli italiani in merito alle auto elettriche e ibride. Il 71 per cento degli intervistati ritiene che questi veicoli abbiano un impatto positivo sull’ambiente, nonostante il 50 per cento degli stessi concordi anche con l’affermazione opposta, secondo cui le auto elettriche inquinano quanto i modelli a benzina. Il 43 per cento dei rispondenti, inoltre, non è disposto a spendere di più per acquistare un’auto ecologica; percentuale che aumenta nel caso dei giovani.

Leggi anche: Gli italiani e il digitale, c’è ancora poca consapevolezza riguardo a consumi e potenziale

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