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Il Mims sta completando la ripartizione delle risorse del Pnrr e del piano complementare di proria competenza. A metà dicembre è attesa la chiusura di allocazione dei fondi. Ad annunciarlo in una nota stampa è il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che il 2 dicembre ha presentato gli schemi di decreto sui quali ha ricevuto l’intesa della Conferenza delle Regioni.

Sono in arrivo due miliardi per le infrastrutture idriche e i sistemi di approvvigionamento, 630 milioni per migliorare i collegamenti delle Zone economiche speciali (Zes) e 600 milioni per realizzare piste ciclabili urbane e turistiche.

Pnrr Academy

La Conferenza ha dato parere favorevole anche sullo schema di decreto relativo alle linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti che realizza una delle riforme di competenza del Mims previste dal Pnrr per la fine del 2021.

Per supportare gli enti attuatori nella realizzazione dei progetti è stata creata la Pnrr Academy allo scopo di formare il personale delle stazioni appaltanti. Inoltre è stato attivato, insieme a Sogei, un innovativo sistema di monitoraggio per seguire l’intero iter degli atti amministrativi di competenza dei soggetti attuatori, puntando a anticipare e risolvere rapidamente eventuali criticità.

Infrastrutture idriche, Zes, piste ciclabili

Per quanto riguarda gli investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento, lo schema di decreto assegna 2 miliardi di euro, di cui 900 milioni di fondi del Pnrr aggiuntivi e 1,1 miliardi di risorse a legislazione vigente per 124 interventi: il 40% degli investimenti è destinato alle Regioni del Mezzogiorno.

Per le Zes, di concerto con il ministero per il Sud e la coesione territoriale, si ripartiscono 630 milioni per interventi volti a favorire la competitività e lo sviluppo economico delle Zone economiche speciali. Per rispettare i termini previsti dal Pnrr, l’inizio dei lavori avverrà entro il 31 dicembre 2023 e la conclusione entro il 30 giugno 2026. In particolare, come viene riportato nella nota stampa, alla Zes Abruzzo sono stati assegnati 62,9 milioni, alla Zes Campania 136 milioni, alla Zes Adriatica 83 milioni, alla Zes Ionica 108,1 milioni, alla Zes Calabria 111,7 milioni, alla Zes Sicilia orientale 61,4 milioni, alla Zes Sicilia Occidentale 56,8 milioni. Alla Zes Sardegna, di imminente istituzione, vengono assegnati 10 milioni.

Sulle piste ciclabili urbane, lo schema di decreto specifica le modalità di utilizzo di 150 milioni di euro previsti dal Pnrr. La cifra si aggiunge ai 50 milioni stanziati per progetti già in corso. Le risorse, il 50% delle quali è destinato al Mezzogiorno, andranno alle 45 città con popolazione superiore ai 50.000 abitanti e sedi di università con oltre 5.000 studenti iscritti e dovranno essere impiegate per la realizzazione di almeno 565 chilometri aggiuntivi di piste ciclabili urbane e metropolitane che collegano le stazioni ferroviarie agli atenei.

Ciclovie turistiche

Per lo sviluppo delle ciclovie turistiche lo schema di decreto, emanato di concerto con il ministero della Cultura e con il ministero del Turismo, assegna alle Regioni e alla Provincia Autonoma di Trento 400 milioni per gli anni dal 2021 al 2026.

I fondi, per il 50% ai territori del Sud, sono destinati alla realizzazione, entro giugno 2026, di 1.235 chilometri aggiuntivi di ciclovie turistiche. In particolare: 51 milioni alla ciclovia Vento; 22,5 milioni alla Sole; 14 milioni alla Grab; 39,5 milioni alla ciclovia dell’Acquedotto pugliese; 74 milioni a quella Adriatica; 44,5 milioni alla Tirrenica; 30 milioni alla ciclovia del Garda; 33 milioni alla ciclovia della Sardegna; 61,5 milioni alla ciclovia Magna Grecia e 30 milioni alla Trieste-Lignano-Sabbiadoro-Venezia.

Le osservazioni delle Regioni

Con riferimento alle opere idriche, la Conferenza delle Regioni ha espresso l’intesa evidenziando che “il rispetto dei tempi sarà strettamente condizionato, oltre che dalla tempestiva approvazione e pubblicazione del decreto, dallo sforzo delle amministrazioni centrali affinché, anche con ulteriori provvedimenti di semplificazione normativa e procedurale, si possano ridurre al massimo le tempistiche (trasferimento delle risorse, autorizzazioni, pareri) consentendo l’immediata operatività dei soggetti attuatori”, si sottolinea nella nota stampa.

Per le ciclovie urbane ha chiesto che le risorse desinate agli studenti dell’università del Molise vengano articolate nelle tre sedi della stessa. In merito allo sviluppo di quelle turistiche si raccomanda al Governo di “prevedere ulteriori stanziamenti di risorse nazionali al fine di consentire l’effettivo completamento delle ciclovie come progettate, di effettuare una compensazione a valere sui prossimi riparti degli squilibri presenti nel presente decreto, utilizzando anche il criterio demografico ed infine di includere nella nuova programmazione anche le ciclovie di carattere nazionale ed europee come Eurovelo”, si legge nella nota.

Infine, sulla sicurezza e monitoraggio ponti, per la Conferenza delle Regioni è necessario qualificare le spese destinate alle attività previste dalle linee guida come spese di investimento con l’obiettivo di facilitarne il reperimento.

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