porto di Ravenna
foto Pixabay

Lo scorso 3 dicembre, i porti dell’Alto Adriatico che aderiscono all’Associazione Napa (North adriatic ports association), che comprende i porti di Venezia, Chioggia, Trieste e Monfalcone, Ravenna, Capodistria e Fiume, hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta attraverso cui si impegnano a rafforzare la cooperazione trilaterale tra Italia, Croazia e Slovenia. L’accordo, esteso al 2022, è sostenuto dai tre ministeri delle infrastrutture.

“Siamo molto soddisfatti per il traguardo raggiunto con la firma di questo accordo” commenta il presidente Napa e dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio. “L’Alto Adriatico è il naturale sbocco per mercati fondamentali e rafforzare la cooperazione transfrontaliera consentirà di mettere in valore le potenzialità e le specificità di tutti gli scali. Grazie all’impegno dei Ministri e dei miei omologhi e colleghi italiani, croati e sloveni e all’investitura europea da parte del Commissario Europeo per i Trasporti, oggi abbiamo posto le basi per la creazione di un sistema virtuoso, in grado di lavorare unito anche in sede europea per raggiungere l’obiettivo comune di porti smart, green e sempre più interconnessi”.

I punti della joint declaration

Questa “joint declaration” stabilisce che i porti Napa si impegnano in una cooperazione transfrontaliera permanente volta a minimizzare gli impatti ambientali delle operazioni portuali nell’area del Nord Adriatico.

Rientrano nelle buone pratiche da mettere in campo, interventi di efficientamento energetico delle operazioni portuali, l’installazione di impianti per l’utilizzo di fonti energetiche alternative e per il monitoraggio del livello di rumore, della qualità dell’aria e dell’acqua e studi di pre-investimento per l’elettrificazione delle banchine.

Questo accordo permetterà inoltre di ottimizzare le procedure logistiche e di trasporto lato mare e terra attraverso l’uso delle tecnologie digitali. L’obiettivo è quello di applicare tecnologie che portino a diffondere informazioni utili per la sicurezza delle operazioni di trasporto marittimo. Impegni che stanno portando avanti attraverso la realizzazione dei progetti europei Intesa, Promares (Interreg Italia-Croazia) e Comodalce (Interreg central Europe).

Il tema della connettività

Sul tema della connettività rimane fondamentale sviluppare progetti che integrino i porti Napa nella rete Ten-T, in particolare potenziando le connessioni di ultimo miglio ferroviario. Su questo, è stato approvato il progetto Access2Napa, co-finanziato dalla Connecting Europe facility, che contempla progettazioni per migliorare l’accessibilità marittima e ferroviaria degli scali.

Le priorità individuate

Il documento individua tre priorità per i cinque porti dell’Alto Adriatico: completare i collegamenti mancanti e favorire l’integrazione nella rete Ten-T; estendere quest’ultima e Mos anche ai Paesi extra europei e includere il trasporto ferroviario per le merci nei Programmi di cooperazione territoriale europea 2021-2027, in particolare Interreg Europa Centrale, Interreg Adriatico-Ionico, Interreg Italia-Slovenia e Italia-Croazia.

I firmatari dell’accordo

A firmare il documento strategico Fulvio Lino Di Blasio, presidente Napa e dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Settentrionale; Daniele Rossi, presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Centro-Settentrionale; Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale; Robert Rožac e Vojko Rotar, membro del Cda del porto di Capodistria; Denis Vukorepa, direttore esecutivo dell’Autorità Portuale di Fiume, nel corso di una cerimonia avvenuta alla presenza di Adina Vălean, Commissario europeo per i Trasporti; Enrico Giovannini, ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili; Jernej Vrtovec, ministro delle infrastrutture della Repubblica slovena; Oleg Butković, ministro agli Affari marittimi, trasporti e infrastrutture della Repubblica croata.

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