La crescita della filiera a idrogeno nella regione Emilia Romagna ha un valido alleato. Il Clust-ER Greentech mette a sistema le competenze degli oltre 80 portatori di interesse sui temi dell’energia e dello sviluppo sostenibile per accelerare il consolidamento della filiera di questo vettore dalle tante promesse.

L’attività del Clust-ER Greentech

Da intermediario si occupa di supportare tutti questi soggetti nella messa a terra delle rispettive progettualità, idrogeno incluso. “In via prioritaria, puntiamo sull’idrogeno verde che ha le migliori caratteristiche di sostenibilità ambientale”, spiega a Canale Energia Alberto Sogni. “In itinere, supportiamo anche le iniziative che riguardano l’idrogeno blu. In ogni caso, si prevede un’incidenza importante sul tessuto economico anche in relazione e progetti volti alla produzione di energia intermittente e allo stoccaggio”. A livello europeo, il Clust-ER Greentech fa parte della European hydrogen valleys partnership, piattaforma legata alla strategia S3 per la progettazione intelligente circa l’innovazione e la ricerca industriale. Infine, è associata alla European clean hydrogen alliance.

I compressori italiani nelle stazioni di rifornimento europee

Ad arricchire le fila del cluster, l’azienda modenese Idromeccanica che dal 1996 costruisce compressori per l’idrogeno. Oggi vanta un importante primato: “I compressori impiegati nel 25-30% delle stazioni europee per il rifornimento di idrogeno montano componenti – o sono state realizzati – da Idromeccanica”, spiega Giordano Gozzi, amministratore delegato dell’aziende e vicepresidente del cluster.

Tra i nuovi progetti, Gozzi cita la consegna di alcuni materiali che saranno impiegati nella “più grande stazione di autobus in Europa che sorgerà a Barcellona” e in una nuova stazione di rifornimento in Alto Adige. Guardando al passato ha da poco concluso la collaborazione nella realizzazione di una stazione a Modena per la movimentazione di materiale.

Le competenze utili alla transizione energetica

Quello che si può definire il dualismo della Regione, da una parte la natura petrolchimica con Ravenna e Ferrara e dall’altra l’innovazione sostenibile, è ritenuto dai rappresentanti del Clust-ER un’opportunità: “Le competenze sono spendibili per stimolare la transizione energetica”, commenta Sogni, “cito ad esempio il progetto Agnes che promuove l’eolico offshore e il fotovoltaico galleggiante al largo di Ravenna sfruttando le competenze dell’ingegneria offshore”.

Fondamentale per l’attività del cluster la ricollocazione delle competenze: “Alcuni dei nostri soci arrivano dal mondo della formazione”, spiega Katia Ferrari del coordinamento operativo. “Si cerca di creare a livello regionale un portfolio di competenze nuove necessarie per supportare la transizione energetica anche di settori tradizionali dell’oil&gas”

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Giornalista professionista e videomaker, attenta al posizionamento seo oriented degli articoli e all'evoluzione dei social network. Si occupa di idrogeno, economia circolare, cyber security, mobilità alternativa, efficienza energetica, internet of things e gestione sostenibile delle foreste