Cresce il mercato italiano dell’Internet of Things

A rivelarlo è l’ultima ricerca dell’Osservatorio IoT della School of Management del Politecnico di Milano.

  • Il mercato italiano dell’Internet of Things è cresciuto del 13 per cento nel 2022.
  • Gli oggetti connessi attivi nel nostro Paese ammontano a 124 milioni.
  • Sono i dati raccolti dal PoliMI.
Internet of Things
Foto Pixabay

Nel 2022, il mercato italiano dell’Internet of Things è cresciuto del 13 per cento rispetto al 2021, arrivando a superare gli otto miliardi di euro. A rivelarlo è l’ultima ricerca dell’Osservatorio IoT della School of Management del Politecnico di Milano.

Smart Car, Utility e Smart Building sul podio

I risultati dell’indagine, presentata il 5 aprile nel corso di un convengo dedicato, indicano che la fetta più ampia di mercato è rappresentata dalla Smart Car: con un fatturato da 1,40 miliardi di euro, equivale al 17 per cento del totale.

Al secondo posto figurano invece le applicazioni nel mondo Utility, con 1,37 miliardi di euro: lo scorso anno è stato caratterizzato dall’installazione di 1,1 milioni di contatori gas connessi in utenze domestiche e di 1,7 milioni di smart meter elettrici di seconda generazione.

A seguire troviamo Smart Building (1,3 miliardi), Smart City (830 milioni), Smart Factory (780 milioni), Smart Home (770 milioni), Smart Logistics (715 milioni) e Smart Agriculture (540 milioni).

L’Internet of Things e la gestione dei consumi di energia

“Prosegue la crescita del mercato dell’Internet of Things e aumenta la consapevolezza di aziende, pubbliche amministrazioni e consumatori, sempre più interessati a gestire da remoto asset e dispositivi smart. Aumentano le aspettative per il futuro, anche a causa dei frequenti rincari dell’energia che spingono i cittadini a porre maggiore attenzione ai consumi, sfruttando anche le tecnologie smart”, commenta Giulio Salvadori, direttore dell’Osservatorio IoT.

Il 5G e le reti LPWA

Gli oggetti connessi attivi nel nostro Paese ammontano a 124 milioni, poco più di 2,1 per abitante. A fine 2022 si contavano 39 milioni di connessioni IoT cellulari (+ 5 per cento rispetto al 2021) e 85 milioni di connessioni abilitate da altre tecnologie di comunicazione (+ 15 per cento). Tra queste, le reti LPWA (Low Power Wide Area) sono cresciute del 20 per cento in un anno, passando da 2 a 2,4 milioni di connessioni. Sono avanzate le piattaforme hardware IoT low-power, con il lancio sul mercato di nuovi System-on-Chip, e si è assistito al rilascio di nuovi processori ad alte prestazioni per le applicazioni più esigenti.

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La Smart Agriculture

Dati molto positivi, nonostante la carenza di semiconduttori e l’instabilità economica. “Soprattutto in ambito Smart Agriculture, dove le aziende hanno potuto beneficiare degli incentivi 4.0 per l’acquisto di sistemi di monitoraggio e macchine connesse, e nei settori dello Smart Building e della Smart Factory, dove a far da traino sono state le applicazioni dedicate al risparmio energetico e alla sicurezza,”, chiarisce Angela Tumino, direttrice dell’Osservatorio IoT.

Le sfide per l’impresa e il ruolo del PNRR

Se la quasi totalità delle grandi imprese coinvolte nell’indagine ha dichiarato di conoscere le soluzioni IoT, la quota di PMI è salita all’87 per cento, con un incremento del 4 per cento rispetto al 2021. Tuttavia, solo il 48 per cento delle grandi aziende e il 70 per cento delle piccole sfrutta i dati raccolti dai dispositivi e dai macchinari connessi, anche a causa della mancanza di figure specifiche.

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Il PNRR può rappresentare senz’altro un’opportunità per investire ulteriormente in questa direzione, visto che dedica quasi sette miliardi di euro al connubio IoT – Energy e prevede risorse specifiche per lo sviluppo dello Smart Grid, la promozione delle rinnovabili e la riqualificazione degli edifici. Prevede, inoltre, quattordici miliardi di euro per l’innovazione dei sistemi produttivi (Smart Factory), sette miliardi per la transizione digitale delle città (Smart City) e quattro per l’attivazione di programmi di assistenza domiciliare (Assisted Living).

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