Businessman 2875840 640Chi è l’investitore sostenibile, persona interessata a sostenere attività produttive ambientalmente compatibili e che si fa promotore concreto della transizione energetica? A delinearne il profilo demografico i fondatori della piattaforma di lending crowdfunding ambientale ed energetico Ener2Crowd attraverso la ricerca GreenVestingForum svolta con l’analisi dei big data.

L’analisi sull’investitore sostenibile

La ricerca è partita dallo studio di due campioni suddivisi in due fasce d’età: 18-44 e 45-65 anni.

La prima osservazione è durata sei mesi e ha riguardato il Campione 1 composto da 500.000 utenti singoli. Si è analizzata la posizione rispetto ai parametri di “interesse” e “volontà di approfondimento” sui temi che riguardano l’economia sostenibile e la finanza alternativa. Un modo per analizzare il “risveglio della coscienza attraverso la conoscenza e l’approfondimento”, spiega in una nota Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore della piattaforma.

La seconda osservazione è durata tre mesi e ha riguardato il Campione 2 con 10.000 utenti. Qui i parametri di studio sono stati “interesse verso l’energy crowdfunding” e “volontà di assumere un ruolo di GreenVestor”. A dimostrazione della “messa in moto della volontà e dello sfruttamento delle proprie possibilità attraverso lo strumento di accesso diretto alla Green economy, ovvero l’energy crowdfunding ed Ener2Crowd”, ha proseguito Mottironi.

I risultati

Nel campione 1 il parametro “interesse” riguarda il 43% dei rispondenti tra i 18 e i 44 anni e il 57% tra i 45 e i 65 anni. C’è una forte prevalenza femminile: le donne oltre i 45 anni rappresentano il 59% del campione. Il parametro “volontà di approfondimento” riguarda per il 44% chi ha tra i 18 e i 44 anni e per la restante percentuale chi va dai 45 ai 65 anni. Le donne qui sono in minoranza: non tendono ad approfondire i propri interessi e sarebbe interessante capire perché (lanciamo lo spunto per la prossima indagine).

Nel campione 2 l’ “interesse verso l’energy crowdfunding” prevale nettamente tra i più giovani con il 69%. Le donne rappresentano solo il 36% del campione ma distribuite equamente tra le due fasce d’età. Anche toccando la “volontà di assumere un ruolo di GreenVestor” ha riguardato soprattutto la prima fascia d’età, con il 78%. Le donne anche qui rappresentano solo il 42% del campione.

Si può concludere che l’investitore sostenibile, o GreenVestor come l’hanno soprannominato i fondatori di Ener2Crowd, ha per la maggior parte dai 18 ai 44 anni ed è uomo. “Un dato di questa natura ci spinge a fare un appello a tutte le donne a raccogliere quel ruolo strategico, funzionale, matriarcale che tutte le società più resilienti in natura hanno”, invoca Mottironi. Rivolgendosi alle più giovani generazioni Niccolò Sovico, ceo di Ener2Crowd, lancia un altro appello: “Dotare i propri figli —magari studenti in una fase di formazione— di un maggior ruolo nella gestione dei risparmi, tenendo presente che uno studente senza reddito potrebbe addirittura ripagarsi il percorso di studi universitario investendo nella Green economy”.

L’investitore sostenibile vive soprattutto nel Nord Italia

Ener2Crowd si è anche occupata di individuare le regioni più sensibili ai temi ambientali. Il risultato è chiaro: i piccoli centri o quelli vicini alle aree industriali collocati nel Nord Italia. Sul podio della classifica ci sono la Lombardia a distanza netta da Lazio e Piemonte. Confrontando le aree metropolitane di Milano e Roma emerge come il 68% delle persone che vivono fuori dall’area metropolitana del capoluogo lombardo sia per il 97% interessata ad approfondire i temi legati alla green economy. Nella Capitale la percentuale interessata di chi vive fuori dall’area metropolitana sale all’80%.

“Come se a causa dei molteplici problemi, del suo ritmo di vita, di una popolazione disillusa dalla politica locale e dalle dinamiche economiche, Roma non fosse neanche in grado di pensare ad un proprio ruolo di diretto coinvolgimento in un processo così importante per il Paese e per tutti i suoi cittadini, quale è la transizione energetica”, conclude Mottironi.

La classifica completa delle regioni

1) Lombardia, 2) Lazio, 3) Campania, 4) Piemonte, 5) Emilia-Romagna, 6) Veneto, 7) Sicilia, 8) Toscana, 9) Puglia, 10) Liguria, 11) Città metropolitana di Roma, 12) Sardegna, 13) Marche, 14) Città metropolitana di Napoli, 15) Trentino-Alto Adige, 16) Friuli-Venezia Giulia, 17) Abruzzo, 18) Calabria, 19) Umbria, 20) Città metropolitana di Firenze, 21) Città metropolitana di Bologna, 22) Città metropolitana di Torino, 23) Città metropolitana di Milano, 24) Basilicata, 25) Molise e 26) Valle d’Aosta.

I numeri sulla piattaforma Ener2Crowd

Da inizio 2020 Ener2Crowd conta 1.600 GreenVestor di cui 20 nuovi al giorno e 150 che investono abitualmente su ogni progetto. Il ticket medio, dichiarano i fondatori, è di 2.700 euro per un totale investito di 500.000 euro. “Il dato recente è di un blocco della spesa privata di circa 20 miliardi di euro negli ultimi 2 mesi e di 1.600 miliardi di euro fermi nei depositi bancari”, evidenzia Sovico.

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