eco-murales

Un incontro tra tecnologia, ambiente e arte urbana, scultorea e musicale per il progetto di sensibilizzazione nel segno della sostenibilità: è il primo eco-murales multimediale d’Italia, Impollinèmesi. Un’opera inedita che nasce in Toscana, a Carrara, sulla Scalinata Monterosso, per iniziativa dell’associazione di promozione sociale A.p.s. Oltre, con la collaborazione e la curatela della no profit Yourban2030, in collaborazione con l’accademia di Belle Arti di Carrara, con il patrocinio del Comune di Carrara e con il sostegno della fondazione Marmo e la consulenza scientifica dell’apicoltrice Martina Bigi.

Realizzato con pitture Airlite, Impollinemesi purificherà ogni giorno l’aria dall’inquinamento prodotto da 31,5 auto Euro 6, assorbendo 6,8 kg di CO2 nel primo mese di applicazione.

Impollinèmesi: tre arti per un messaggio comune

A firmare Impollinèmesi è lo street artist Zed1, già autore del monumentale ecomurales Unlockthechange a Napoli per i trent’anni della messa al bando dell’amianto. Gli interventi sonori sono a cura del soundesigner Alessio Mosti e gli interventi scultorei di Silvia Scaringella, che omaggiando l’importanza e la funzione delle api nell’ecosistema ne trasforma il suono in musica,trasfigurando l’eco-murales in narrazione e installazione artistica aumentata di prossimità.

Tre artisti con provenienze e campi d’opera differenti, si sono così incontrati in un progetto di dialogo tra arti, ma anche tra ecosistemi, per raccontare e restituire al visitatore l’incantevole complessità del mondo delle api: Un ecosistema fragile e allo stesso tempo ultra produttivo che i tre artisti hanno voluto immortalare in un’opera di arte urbana purificatrice d’aria che unisce la componente sonora a quella scultorea con un obiettivo ben preciso: sensibilizzare il grande pubblico sull’obiettivo 15 della Agenda 2030 sul complesso legame che unisce tutte le componenti biotiche e abiotiche di un territorio”, si legge nella nota stampa.

Impollinèmesi racconta l’amore visto attraverso gli occhi delle piante: “Un cupido fa innamorare i fiori, trafiggendoli con delle frecce su cui a loro volta si posano le api. Cupido, però, non è una divinità, bensì l’umanità stessa, le nuove generazioni, nelle cui mani è il destino delle api e che può ancora decidere di arginare con un suo intervento consapevole lo spopolamento di questa specie preziosa per l’intero ecosistema”, spiega Zed1.

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Eco-murales multimediale: tecniche di field-recording

La composizione del sound artist Alessio Mosti rende Impollinèmesi il primo eco-murales multimediale d’Italia. Avvicinandosi all’opera e inquadrando i Qr code, il visitatore può ascoltare una particolare colonna sonora, quella delle api: una composizione completamente inedita basata su un paesaggio sonoro frutto di campioni collezionati direttamente in apiario, con la collaborazione dell’apicoltrice Martina Bigi, raccolti con tecniche sperimentali di field-recording

Attraverso l’ausilio di sintetizzatori modulari e macchine dedicate alla produzione di musica elettronica. Il sound artist ha rielaborato il materiale sonoro fino ad introdurre delle parti propriamente armoniche e ritmiche. Ne è nata una composizione, Resisto, in tre movimenti: un primo che racconta la funziona dell’ape come veicolo dell’impollinazione, dell’amore; nel secondo movimento l’equilibrio dello sciame viene sconvolto da un elemento alieno all’ecosistema, la vespa vellutina: “La conclusione vede in questo caso la vittoria della colonia sulle minacce esterne, riflettendo globalmente su quanto l’ape sia un elemento necessario persino alla nostra stessa esistenza su questo pianeta”, sottolinea Mosti.

L’intervento scultoreo di Silvia Scaringella rende la superficie murale plastica e chiaroscurale, dando maggiore suggestione, giocando a materializzare la pittura: Rievocando le facciate decorative ornamentali del passato, le api sono spesso usate a ornamento nelle architetture romane, simbolo di un identità urbana fatta di comunità conviventi”, evidenzia l’artista nella nota stampa.

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