“Mobilità leggera e decarbonizzazione degli edifici sono due aspetti centrali per abbattere velocemente le emissioni” puntualizza Livio De Santoli, prorettore alla Sapienza di Roma. Ma come vedono i consumatori questi che sono i driver della transizione? Se lo è chiesto Adiconsum all’interno della iniziativa Green Circle su cui ha presentato i risultati sia di percezione e concezione dei cittadini rispetto il possibile acquisto e competenza tecnologica su pompe di calore elettriche e auto elettriche, con un’azione di mistery shopping, cioè fingendosi clienti intenzionati ad acquistare questi servizi analizzando il sistema di vendita proposta.
“In un sistema decarbonizzato i consumi finali diminuiscono e diminuisce anche il consumo di energia primaria” aggiunge De Santoli sottolineando un avvicinamento alle esigenze dei cittadini di avere una energia che costa meno.

“La transizione ambientale ed energica ha un consenso più amplio e vasto di quanto appaia nella comunicazione pubblica” sottolinea Paola De Micheli PD che evidenzia anche la necessità di maggiore consapevolezza e condivisione.
“C’è un tentativo reiterato di tornare indietro sul Green Deal” evidenzia Dario Tamburrano, europarlamentare M5s. “Ci si sta spostando dal Green deal al War Deal, anche nel settore automotive. Il che porta a trascurare politiche industriali di lungo periodo”. Criticando nel complesso la politica europea di una coercizione assente nella visione verso le opportunità immediate di una conversione a una scelta elettrica di piccola taglia. Uno sguardo che manca di una “visione olistica” come i servizi di flessibilità e autonomia energetica. Potrebbe aiutare molto in questo un passaporto delle batterie che “favorisca un mercato di seconda mano affidabile e florido. Più che normare ancora bisognerebbe verificare l’attuazione delle normative approvate” conclude Tamburrano.
“Già chiamare la Ztl aree a basse emissioni, come fanno in Europa, cambierebbe la comunicazione con i cittadini”, riflette Antonella Melito, PD, consigliere Roma Capitale.
Nucleare una scelta poco concreta
“Ora che anche in Italia il sistema elettrico ha superato il 40%. Concentriamoci sul 2030 senza dispersioni e andiamo avanti in questa direzione” invece di attendere la realizzazione di un reattore nucleare piccolo come quello pensato dalla attuale proposta di legge continua De Santoli. Si tratta di un reattore che non sarà in grado di sostenere le esigenze di competitività industriali necessarie. Uno specchietto per le allodole quindi?
Leggi anche: Le sfide per ripartire
da un nuovo modello “Europa”
“Per il nucleare sono stati stanziati 7milioni solo per fare informazione sulla tecnologia. Chi vuole fermare la decarbonizzazione sta usando tutti i mezzi disponibili per frenarla. E ogni anno perso lo pagheremo sul futuro dei nostri figli” conclude De Santoli.
Pompe di calore, perché non sceglierle?
I consumi energetici anche nel caso di una elettrificazione delle pompe di calore massivo non crescerebbero poi così tanto, e ridurremmo i consumi energetici di energia primaria, cioè di fonti fossili che si convertono in elettrificazione “che non è un passaggio energeticamente efficiente, ma dispendioso e accettabile solo se non si hanno alternative” chiarisce De Santoli.
Servono strategia di integrazione
Il tema dei lavori in casa è molto impattante nelle scelte dobbiamo interrogarci su convenienze e integrazioni possibili sottolinea Marco Mari, sustainability e policy advisor, perché è uno dei momenti più critici.
Le criticità ricorrenti sono legate all’adeguamento impiantistico e alle barriere culturali come la affidabilità nei climi freddi e la percezione di chiarezza dei consumi. Per questo dall’indagine Green Circle emergono alcune linee guida per favorire la transizione:
- Necessità di una comunicazione trasparente e corretta.
- Importante avere processi di progettazione, realizzazione e uso definiti e garantiti.
- Formazione tecnica professionale a tutti gli attori della filiera.
- Importante avere politiche pubbliche stabili e coerenti.
Auto elettrica, l’esperienza del mistery shopping
“L’auto elettrica ha una efficienza che sta crescendo e se si utilizza energia elettrica da rinnovabili è ancora più competitiva” chiarisce subito De Santoli. Rispetto il tema dell’aumento dei consumi energetici “è stato calcolato che anche con un livello di pervasività quasi completo di auto elettriche si arriverebbe a un massimo di 400Trw/h di consumi elettrici“.
Ma come è andata l’esperienza di mistery shoping? Dall’indagine effettuata su concessionari che hanno sia prodotti elettrici che a motore endotermico “Nessun concessionario ha raggiunto come voto ottimo” chiarisce subito Mauro Vergari, direttore ufficio studi miglioramento e sostenibilità di Adiconsum.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.

















