Climwater: 4,6 milioni per la gestione idrica sostenibile e resiliente

Progetto da record con capofila Cap finanziato da Regione Lombardia

Prende il via il progetto Climwater (Climate-resilient and mitigation actions for sustainable water management), un’iniziativa di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che si è aggiudicata un finanziamento di oltre 4,6 milioni di euro da Regione Lombardia. L’evidenza che salta agli occhi è il suo notevole successo in fase di candidatura: il progetto si è infatti classificato al terzo posto su 100 progetti in graduatoria, un risultato che ne sottolinea la rilevanza strategica e l’alto potenziale innovativo.

Climwater
Foto di RephiLe water su Unsplash.

A fare da capofila al consorzio è Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico della Città metropolitana di Milano, alla quale sono stati assegnati direttamente oltre 1,8 milioni di euro del budget totale. La leadership si estende su ben tre dei cinque Work Package (WP) previsti, dimostrando un impegno centrale nell’affrontare gli impatti del cambiamento climatico sul ciclo idrico integrato. L’obiettivo generale è chiaro: aumentare la resilienza del sistema idrico e contribuire concretamente alla neutralità emissiva ed energetica.

Risorse idriche: 4,6 milioni contro la crisi climatica

Climwater non è solo un investimento economico, ma una rete di competenze di altissimo livello. Al fianco di Gruppo Cap, il progetto coinvolge partner industriali, di ricerca e accademici di primo piano, tra cui Acqua&Sole, Biochem Solution, Ref Ricerche e università di Pavia, con il contributo di Invernizzi Agri Lab di Sda Bocconi. A rafforzare ulteriormente il team ci saranno le collaborazioni esterne di politecnico di Milano e università degli Studi di Milano. Questa collaborazione tra Pmi, grandi imprese e organismi di ricerca è l’essenza del bando Collabora & Innova, volto a favorire investimenti strategici per lo sviluppo di innovazioni di prodotto e di processo.

Climwater: lee direttrici per l’adattamento climatico

Con una durata di due anni e tre mesi, il progetto si articola su tre macro-attività cruciali, coordinate da Gruppo Cap, tutte focalizzate sull’hinterland milanese come area di studio privilegiata.

Il primo punto riguarda la resilienza dell’approvvigionamento idrico (WP 1). Questa direttrice mira a rafforzare la sicurezza dell’acqua potabile di fronte a stress idrici. In collaborazione con l’università di Pavia e Ref Ricerche, verrà sviluppato un modello idrogeologico avanzato basato sul machine learning. Questo strumento sarà fondamentale per condurre analisi di rischio dettagliate e definire strategie di adattamento climatico che possano guidare la pianificazione infrastrutturale futura del servizio idrico.

Al secondo punto troviamo il monitoraggio delle emissioni climalteranti (WP 2). Per contribuire alla neutralità emissiva, il progetto punta su una serie di campagne di monitoraggio diretto dei gas serra (Ghg) rilasciati. L’analisi si concentrerà su almeno sei depuratori civili, con misurazioni effettuate sia prima che dopo gli interventi di manutenzione. Questo sforzo permetterà di valutare con precisione l’impatto degli impianti e di aggiornare i cruciali indicatori aziendali di performance (Kpi) ambientale.

Leggi anche Parte un piano di finanziamenti per interventi nella depurazione delle acque

Sostenibilità dei sistemi di depurazione e gestione fanghi di scarto

La terza macro-attività fa riferimento al trattamento innovativo dei fanghi (WP 3). La terza area di intervento punta a migliorare la sostenibilità dei sistemi di depurazione, in particolare nella gestione dei fanghi di scarto. Insieme all’università di Pavia e Biochem Solution, il progetto sperimenterà l’uso di ceppi fungini specifici. Questi microrganismi sono selezionati per la loro capacità di ridurre la quantità di fanghi prodotti, degradare microinquinanti e, al contempo, consentire l’ottenimento di prodotti riciclabili in agricoltura, come ammendanti e biostimolanti, trasformando un rifiuto in una risorsa preziosa.

Climwater rappresenta, quindi, un passo in avanti significativo per la Lombardia, un modello di come l’innovazione e la collaborazione possano tradursi in azioni concrete per un futuro idrico più resiliente e sostenibile, tutelando una risorsa fondamentale come l’acqua.

Leggi anche Fanghi di depurazione di qualità per l’utilizzo in agricoltura


Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Un team di professionisti curioso e attento alle mutazioni economiche e sociali portate dalla sfida climatica.