Comunità energetiche hub di sviluppo della transizione ecologica e sociale

  • Le comunità energetiche rappresentano un’alternativa all’autoconsumo del singolo
  • Stanno prendendo piede nonostante l’anno di stasi normativa dovuta alla lunga attesa dell’emanazione dei decreti attuativi
  • Le comunità energetiche possono rappresentare un hub di sviluppo della transizione ecologica e sociale sul territorio

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La comunità energetiche (CER) come punti di partenza e hub di sviluppo di una economia circolare sul territorio. Con questo auspicio si aprono i lavori della “Seconda conferenza nazionale delle comunità energetiche” organizzato dall’Italian Forum of Energy Communities (IFEC), in collaborazione con la Cattedra di Diritto dell’Energia del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Federico II, oggi 22 novembre a Napoli.

Gli aspetti regolativi in itinere delle Comunità energetiche

Ad oggi siamo in attesa dei decreti attuativi delle CER ma esiste già una regolazione transitoria, nata con il decreto legge 162 del 2019, che si basa su un modello regolatorio virtuale. “Si chiama virtuale perché non ha bisogno di nuove infrastrutture” sottolinea Andrea Galliani, vicedirettore della Direzione Mercati, ARERA che rimarca come un modello con queste caratteristiche sia “molto flessibile per questo l’intento è mantenerlo”.

Andrea Galliani, vicedirettore della Direzione Mercati, ARERA
Andrea Galliani, vicedirettore della Direzione Mercati, ARERA

Il perimetro in cui valorizzare l’autoconsumo elettrico del futuro è quello sotteso alla cabina primaria. L’elemento fisico però rassicura Galliani, sarà “il punto di partenza necessario sulla base dei benefici che dà alla rete, ma solo è un punto di partenza e servirà anche per promuovere la socialità della comunità”.

“L’orientamento è pertanto di prevedere che i distributori definiscano queste aree parzialmente convenzionali che saranno disponibili sui siti internet dei distributori e poi del Gse. Questo diventerà unico strumento su cui definire in quali aree attivare le comunità” spiega il Vicedirettore della Direzione Mercati, ARERA.

Mentre anticipa che “la valorizzazione dell’autoconsumo tramite costi evitati, sarà aggiornata rispetto l’attuale con qualche piccola variazione”. Altro tema che si sta affrontando è la riduzione dei tempi tra l’istallazione dello smart meter 2G e l’effettiva messa in funzione della misura.

Dalle CER attesi 7GW al 2030

Guardando i dati degli ultimi 24 mesi fermi al 30 settembre 2022 c’è stato un incremento progressivo delle configurazioni CER a 54 totali di cui 17 sono comunità energetiche la restante parte è autoconsumo collettivo.

comunita energetiche i numeri in Italia
Immagine dell’evento con Cristina Vajani, responsabile promozione e assistenza alle imprese, GSE

Le taglie sono in media tra i 10 e i 20 KW. Spiega Cristina Vajani, responsabile promozione e assistenza alle imprese, GSE che puntualizza “Ci attendiamo un 7GW ipotetico istallato fino al 2030 per effetto di Pnrr (2GW) e 5 GW con trend simile alla crescita dello scambio sul posto”.

Una crescita che potrà essere assicurata solo dalla chiarezza e dalla stabilità del quadro normativo regolatorio, come puntualizza Gabriella De Maio, coordinatrice IFEC, Prof.ssa di Diritto dell’energia, Università di Napoli Federico II che spiega come questi siano gli elementi chiave per cui l’auspicio è che insieme ai decreti attuativi ci siano “linee guida che orientino il cammino”.

Comunità energetiche hub di sviluppo anche della povertà energetica

Tra i benefici e le esternalità del modello delle CER c’è il ritorno della condivisione e dell’aggregazione. Un valore sociale che non va sottovalutato secondo Cristina Vajani, responsabile promozione e assistenza alle imprese, GSE. “Si tratta di un processo che può agire e risollevare situazioni di disagio e di vulnerabilità energetica”.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.