Via all’assistenza tecnica sui progetti di povertà energetica europei dall’EPAH

Delle diciotto città scelte, tre sono italiane: Arezzo, Leverano e Milano.

L’Energy Poverty Advisory Hub (EPAH) attraverso due call ha messo a disposizione una assistenza tecnica ai progetti di povertà energetica. Potevano usufruirne i governi locali e/o le organizzazioni che lavorano in stretta collaborazione con i governi locali di tutti i 27 Stati membri dell’UE.

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Le due call si sono chiuse rispettivamente tra febbraio e marzo del 2022 e tra marzo e aprile del 2023 nominando le realtà che hanno accesso al sistema di sostegno. Di queste diciotto città scelte, tre sono italiane e si tratta dei Comuni di: Arezzo, Leverano e Milano.

Cosa prevede l’assistenza tecnica sui progetti di povertà energetica in Italia:

astinenza tecnica sui progetti di povertà energetica
Foto di Alexandra_Koch da Pixabay
  • Il territorio di Arezzo, in Toscana, è classificato come Classe E per quanto riguarda la regolazione del calore. In questo contesto, il Comune si propone di istituire comunità di energia rinnovabile utilizzando diversi tetti di proprietà, per sostenere famiglie in povertà energetica. Il progetto coinvolge la società di rifiuti urbani per l’installazione dell’impianto, una società di servizi per la gestione delle comunità energetiche, e la fondazione comunale “Arezzo Comunità” per la gestione dei rapporti con i cittadini e lo sviluppo delle reti.

Al Comune resta il ruolo cruciale di sostenere l’installazione dell’impianto fotovoltaico e di figura regolatore tra produttori e consumatori puri per la creazione di un fondo per incoraggiare gli investimenti nell’efficienza energetica degli edifici. Per ottimizzare l’efficacia dell’iniziativa, per i cittadini sarà realizzato uno sportello unico.
L’assistenza tecnica ottenuta dall’EPAH sarà quindi in funzione della produzione sostenibile dell’energia tramite comunità energetica, e avrà un ruolo anche nella promozione e nell’avvio del progetto. Il supporto sarà impiegato anche per la progettazione e il lancio dello sportello unico, la formazione di professionisti, nonché l’individuazione di soluzioni di finanziamento.

  • Il Comune di Milano in Lombardia ha circa il 16% della popolazione vittima di povertà energetica. Su questo il Comune sta lavorando con il progetto “Milano Inclusiva”, per
    affrontare la povertà energetica. A breve partirà in questo contesto il Municipal Energy desk, un servizio fornito da AMAT, volto ad affrontare la transizione energetica.

Con l’assistenza tecnica dell’EPAH, il Comune svilupperà un primo Piano di Mitigazione della Povertà Energetica. Milano inoltre, in qualità di firmataria del Patto dei Sindaci, ha il compito di realizzare questo piano dal 2024 in poi, con particolare attenzione alle politiche che affrontano la povertà energetica. Nel piano sarà inclusa una valutazione del clima e consisterà di cinque pilastri chiave: clima, spazi/housing, aspetti socio-economici, quadro normativo, e partecipazione/consapevolezza.

Azioni che si allineano con gli indicatori del Patto dei Sindaci. Ci saranno inoltre forti collegamenti con il Piano Aereo e Climatico di Milano (PAC). Sono previste azioni di “Incentivi Equi”. Il documento così realizzato sarà la base per le future politiche sulla povertà energetica del Comune lombardo.

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  • Il Comune di Leverano vuole aumentare la propria conoscenza e consapevolezza in materia di povertà energetica nel territorio. La Regione Puglia in cui si trova il Comune ha un indice di aumento di povertà energetica pari al 5,5% più basso rispetto la stessa rilevazione a cura dell’OIPE nazionale che è dell’8,5%.

L’obiettivo che si è dato Leverano è:

  • avere un orientamento del piano d’azione strategico del SECAP e il monitoraggio futuro
    per poter prevenire il crescere della povertà energetica,
  • individuare e includere socialmente i gruppi di persone più vulnerabili nella pianificazione e sviluppo della SECAP,
  • definire i principali indicatori per la comprensione e il monitoraggio del fenomeno.

In questo scenario, l’assistenza fornita dall’EPAH potrà essere utilizzata per completare i risultati dello sviluppo SECAP e sostenere la comunicazione con i cittadini, in particolare con i gruppi vulnerabili identificati. Così da facilitarne il coinvolgimento nei futuri processi di monitoraggio e condivisione.

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