Riscaldamento: Assotermica diffonde le linee guida per efficienza e sicurezza

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Per risparmiare sulla fornitura di energia, sempre più Italiani ricorrono a ogni metodo possibile. Uno degli accorgimenti più diffusi consiste nel confrontare le tariffe dei vari fornitori avvalendosi dell’aiuto di un moderno portale di comparazione online, il quale permette di avere una panoramica tanto completa quanto immediata di tutta l’offerta presenta sul mercato. Anche investire nelle riqualificazione del proprio impianto al fine di aumentarne l’efficienza energetica è un buon metodo per risparmiare sul lungo periodo, una volta finito di ammortizzare il costo iniziale. Chi opta per questa via, non deve però dimenticare che gli impianti più efficienti, al pari di quelli meno recenti, devono essere soggetti a controlli periodici per garantire la sicurezza degli abitanti della casa in cui sono installati.

 

 

 

“Ritengo sia importante – ha dichiarato Alberto Montanini, Vicepresidente Assotermica, Associazione produttori di apparecchi e componenti per impianti termici –  fare chiarezza su una questione che riguarda la gran parte delle famiglie italiane, innanzitutto, è bene distinguere tra efficienza energetica e sicurezza, aspetti entrambi importanti ma che richiedono di essere considerati separatamente”.

 

 

 

Proprio per questo motivo, Assotermica, nell’interesse di assicurare il miglior esercizio dell’impianto, in un momento in cui i costi in bolletta per i cittadini sono guardati con sempre maggior attenzione, ma soprattutto per garantirne la piena sicurezza,  è impegnata a diffondere alcune semplici linee guida:

 

Eseguire i controlli per l’efficienza energetica secondo le scadenze temporali indicate dall’allegato A del DPR 74/2013 e di seguito riportate nei punti principali:

 

– per gli impianti alimentati a gas, metano o GPL => ogni 4 anni se di potenza inferiore a 100 kW e ogni DUE anni se di potenze superiori;

 

– per gli impianti alimentati a combustibile liquido o solido, => ogni 2 anni se di potenza inferiore a 100 kW e ogni anno se di potenze superiori;;

 

– per gli impianti con macchine frigorifere a pompa di calore => ogni 2 o 4 anni a seconda della tipologia e della potenza dell’apparecchio.

 

Il cittadino si deve rivolgere ad un tecnico abilitato, che esegue quanto dovuto nel rispetto delle regole dell’arte e della normative vigenti. Al termine delle operazioni deve rilasciare al responsabile dell’impianto un rapporto di controllo di efficienza energetica, che deve essere conservato insieme al libretto.

 

Le ispezioni operate dalle Autorità competenti accertano, a campione, il rispetto delle norme relative ai consumi energetici e comprendono una valutazione dell’efficienza del generatore, una stima del suo corretto dimensionamento e, se disponibile, una consulenza su possibili interventi atti a migliorarne il rendimento energetico in modo economicamente conveniente.

 

La sicurezza dell’impianto:

 

– le scadenze temporali e le operazioni da effettuare sono riportate nelle istruzioni tecniche per l’uso e la manutenzione rese disponibili dall’impresa installatrice o dal fabbricante.

 

– E’ pertanto fondamentale che il responsabile dell’impianto legga attentamente e rispetti quanto riportato sulla documentazione a corredo dell’apparecchio. Queste operazioni di manutenzione devono essere effettuate da ditte abilitate ai sensi del decreto ministeriale 22 gennaio 2008, n. 37.

 

Eseguire i controlli nei tempi previsti e affidarsi a personale qualificato  permetterà ai consumatori di risparmiare sui costi del riscaldamento , aumentare il livello di sicurezza e soprattutto di passare l’inverno al caldo.

 

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