metano autotrazione Assogasmetano

Dai rincari di luce e gas a quello del metano, che ha inevitabilmente visto volare il suo prezzo per l’autotrazione con gravi ripercussioni sulle aziende che operano nel settore e sul milione di utenti che usano questo tipo di carburante. 

La ripresa economica internazionale ha sicuramente influito sul suo aumento ma è già dalla scorsa primavera che le sue quotazioni sono cresciute, raggiungendo livelli mai toccati prima.

Le conseguenze su aziende e utenti

Le aziende del comparto si trovano ad applicare dei rincari consistenti ai prezzi di vendita al pubblico. Questi non sono però sufficienti a coprire l’incremento di costo della materia prima a cadenza giornaliera. Solo le aziende che hanno firmato dei contratti prima della crisi possono ancora applicare prezzi contenuti. ”Per questi motivi, e non perché siano in atto delle speculazioni, l’utente può trovare nei punti vendita dei prezzi alla pompa anche molto diversi tra loro sia per Cng che Lng”, afferma in una nota stampa Flavio Merigo, presidente di Assogasmetano.

Le soluzioni avanzate da Assogasmetano

“Assogasmetano è impegnata nella ricerca di soluzioni immediate per il contenimento degli effetti negativi di questa crisi”, prosegue Merigo, “e nel contempo si è fatta parte attiva, insieme alle altre Associazioni che operano nella distribuzione del metano per autotrazione, per identificare con le Istituzioni, le misure più opportune da applicare con prontezza”.

Lo scorso 20 settembre l’associazione ha inviato una nota congiunta al presidente del Consiglio ed ai ministri interessati chiedendo l’adozione di provvedimenti urgenti per arginare l’incremento del prezzo. Oltre a ciò, invierà anche una richiesta urgente per incontrare le direzioni ministeriali competenti in materia. 

Nell’immediato, ha chiesto al comitato di gestione del Fondo bombole metano di intervenire, per ridurre o annullare la quota di contributo applicata su ogni chilo di metano venduto. E al ministero dell’Economia e delle finanze di poter applicare quanto già deliberato con il decreto legge Salva-bollette, affinché l’Iva agevolata al 5% possa essere applicata anche al CH4 per l’autotrazione.

“Ovviamente, tali azioni straordinarie dovrebbero essere mantenute fino a quando non si verifichi nei mercati un’inversione di tendenza dell’aumento dei prezzi e che il costo della materia prima si avvicini ai valori pre crisi. Secondo varie stime e analisi di mercato di questi giorni, si può ragionevolmente sperare che questo avvenga nel giro di alcuni mesi”, conclude il presidente.

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