Orientarsi nel mercato energetico arriva la guida di Spi CGIL e Federconsumatori

Con il contributo di Nuove Ri-Generezioni e Legambiente

Dal caro bollette alle energia rinnovabii, quanto mi costa? A questa domanda risponde la guida realizzata da Spi CGIL, Federconsumatori, con il contributo di Nuove Ri-Generezioni e Legambiente, presentato oggi 9 maggio a Roma presso la sala stampa della Camera dei Deputati.

mercato energetico arriva la guida
Da sinistra: Muroni, Eroe, Mastrantonio, Peluffo, Carnevalini, Ghidini. Foto di Agnese Cecchini

Un opuscolo che sarà largamente distribuito nelle sedi della Spi CGIL e Federeconsumatori e che intende aiutare giovani, ma sopratutto anziani a orientarsi in questo cambiamento del mercato energetico che tanto fatica a prendere piede.

Con l’approccio di realizzare uno uno strumento utile per tutto e tutti come sottolinea  Rossella Muroni, presidente nazionale Nuove Ri-Genereazioni. “L’idea è fornire una prima bussola operativa, con basi scientifiche ma divulgative, perchè il mercato libero richiede un grado di consapevolezza e organizzazione nuovi”.

L’opuscolo è composto da due parti: una relativa alle bollette e alla contrattualistica e una seconda attenta a spiegare le energie rinnovabili e le azioni di efficienza energetica che ogni singolo individuo può operare nel suo piccolo. “Credo sia un passaggio importante per avvicinare le persone al tema del cambiamento energetico e climatico” sottolinea Fabrizio Ghidini, vicepresidente nazionale Federconsumatori.

Un’occasione per ritornare suo temi della liberalizzazione del mercato e dei suoi limiti.

“Noi sulla decisione del Governo Draghi di velocizzare la liberalizzazione del mercato avevamo espresso contrarietà” rimarca a margine dell’evento a Canale Energia Ghidini. “Tutte le ricerche dimostravano che non fosse conveniente. La gestione delle cose ha certamente peggiorato le cose. Per cui possiamo trarre una prima conclusione rispetto a vantaggi e svantaggi per i consumatori: il bilancio è negativo. Vediamo di raddrizzare questa situazione”.

Su questo stato di cose pesa molto il tema della mancata informazione da parte delle istituzioni. “L’informazione è partita tardi. Noi ci siamo mossi. Però questo è stata scaricato tutto sulle spalle e la buona volontà dell’associazionismo” sottolinea Ghidini che ricorda anche come altro tema sottovalutato sia quello relativo ai vulnerabili.

Il Governo ha eliminato nel 2023 e 2024 una serie di aiuti introdotti a fronte del forte aumento dei prezzi dell’energia. Noi abbiamo contestato questo approccio. Un lavoro che anche qui non può essere scaricato sulle associazioni di informare bene le persone sulla vulnerabilità”. Citando come ad esempio non siano informati sul loro diritto a restare nel mercato a maggior tutela. Nel video l’intervento completo.

“E’ evidente che si è creato un clima di sfiducia e questo è un problema di tutti e che dobbiamo affrontare tutti insieme. Anche la campagna informativa è arrivata troppo tardi ed è limitata come dotazione” ammette nel corso della conferenza Vinicio Peluffo X Commissione industria.

Il traguardo deve essere far funzionare questo mercato che ci auguriamo oltre alla parte di rischio abbia anche tutta una parte opportunità” auspica Rosita Carnevalini Arera.

Il ruolo degli anziani nella transizione energetica

“Gli anziani non vengono visti come attenti al tema della transizione energetica ma non è così. Come Spin da tempo ci stiamo attivando per dare un contributo in questa ottica” i Carla Mastrantonio, segretaria Spi CGIL che ha editato la guida.

La consapevolezza è il primo strumento di difesa

Un’attualità che vede gli anziani forse tra le maggiori vittime di spam telefonico e telemarketing aggressivo come ha sottolineato Katiuscia Eroe responsabile energia nazionale, Legambiente che ricorda come siano tre i valori fondamentali da affrontare in questo momento di cambiamento a cui cerca di rispondere la guida:

  1. le comunità energetiche che possono aiutare a ridurre di un terzo le bollette energetiche per quanto ricorda servirebbe “lo scorporo in bolletta. Si tratta di circa 200 euro di differenza in più sulle spese annue” ricorda l’attivista.
  2. Il valore della consapevolezza. Da esercitare ad esempio nella scelta dei nuovi elettrodomestici.
  3. L’efficienza energetica. “La differenza tra una casa in classe F e una in classe A vuol dire una riduzione dell’80% dei consumi” conclude la Eroe.

 

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.