rincari bollette

Le bollette della luce subiranno un +29,8% e del gas un +14,4%. È arrivato l’aggiornamento delle tariffe da parte dell’Autorità per l’energia (Arera) riguardante l’ultimo trimestre 2021. L’aumento sarebbe stato ancora più consistente senza l’intervento straordinario del governo, che ha deciso di ridurre o azzerare le aliquote relative agli oneri generali di sistema per circa 29 milioni di clienti domestici e sei milioni di microimprese. Per il gas, oltre agli oneri di sistema, il governo ha deciso di ridurre l’Iva, portandola al 5%.

Selectra, azienda che analizza e confronta le offerte di luce, gas e internet in Italia e in altri paesi europei, ha realizzato uno studio nel quale viene simulata la bolletta mensile per i consumi annui di una famiglia tipo italiana, pari a 2.700 kWh per la luce e 1.400 Smc per il gas.

Mercato tutelato: la bolletta della luce è la più cara d’Europa

Lo studio compara le variazioni registrate negli ultimi sei mesi in Italia, Francia, Spagna e Portogallo, dove il consumatore può ancora scegliere tra mercato tutelato e mercato libero (a differenza di Germania, Austria e Belgio dove non ci sono più tariffe stabilite dall’Autorità di regolazione).

A dispetto dell’intervento di Arera, Selectra sottolinea che la bolletta della luce del quarto trimestre per un consumatore italiano che ha scelto il mercato tutelato risulta la più alta tra i Paesi vicini.

”In Italia infine, l’intervento del governo sugli oneri di sistema, mirato a contenere gli aumenti in bolletta della luce per il quarto trimestre del 2021, permetterà a chi sia rimasto ancora sul mercato tutelato di avere un incremento più contenuto della propria spesa per l’energia elettric”, commenta in una nota stampa Antoine Arel, co-fondatore di Selectra Italia. “Paradossale, in senso positivo, è invece la situazione per chi ha bloccato un’offerta a prezzo fisso sul mercato libero. In questo caso infatti, i consumatori si ritroveranno addirittura con una bolletta più bassa rispetto al terzo trimestre grazie al mantenimento del medesimo prezzo dell’energia, ma godendo in più anche dell’effetto positivo del taglio degli oneri”.

I consumatori che sono passati al mercato libero un anno fa, scegliendo un’offerta a prezzo fisso bloccato per 12 mesi, secondo Selectra hanno risparmiato in un anno circa 300 euro. Il risparmio stimato è di 130 euro nella bolletta della luce e 170 euro in quella del gas.

La situazione europea: Spagna

SELECTRA RINCARI BOLLETTE

L’aumento delle bollette è un fenomeno generalizzato, riguarda tutta Europa, ed è ricollegabile all’aumento del costo del gas. Negli ultimi sei mesi la Spagna è stata colpita da rincari particolarmente drastici e i consumatori spagnoli hanno pagato le proprie bollette luce il 55% in più. La bolletta elettrica spagnola di una famiglia tipo paragonabile a quella italiana ammonta ora a 64 euro e dipende dalle ore del giorno nelle quali si consuma l’energia.

Rispetto all’Italia, dove le tariffe vengono aggiornate trimestralmente da Arera, qui esiste il cosiddetto prezzo dinamico che cambia ogni ora del giorno, anche per i clienti finali. Essendo legato al prezzo all’ingrosso, che ha subito una vera e propria impennata, questo sistema ha causato un aumento esponenziale nelle bollette degli spagnoli.

Si tenga presente che in Spagna, l’accesso al bonus sociale per i consumatori fragili adesso è riservato esclusivamente a chi ha la fornitura con il mercato regolato e quindi è più soggetto al cambiamento dei prezzi dell’elettricità sui mercati rispetto a chi scegli un’offerta sul mercato libero.

Le misure del governo spagnolo

Il governo spagnolo ha approvato una manovra da 4 miliardi di euro per abbassare l’imposta speciale sulla luce, passata dal 5,1% allo 0,5%. Inoltre, ha deciso un aumento della fiscalità per i produttori di energia idroelettrica e nucleare, che non hanno subito gli effetti della crescita del prezzo del gas. 

Per quanto riguarda quest’ultimo, la tariffa regolata viene stabilita, come in Italia, dall’Autorità e cambia trimestralmente. Dal 1° ottobre i prezzi del gas saranno aggiornati e aumenteranno del 4,4%, invece che dell’atteso aumento del 24%. Questo causa il cosiddetto deficit de tarifa, cioè i clienti finali non avranno ora un aumento immediato ma si ritroveranno comunque a pagare  la differenza in futuro. 

A parità di consumo, le bollette per le utenze a tariffa regolata per luce e gas sono inferiori a quelle italiane.

In Francia gas più caro

Nello stesso periodo in Francia la bolletta del gas ha subito un rincaro del 25%. In tante abitazioni francesi non è presente il gas, ma si consuma più energia elettrica sia per il riscaldamento che per la cucina elettrica. Oltre a ciò, mentre in Italia la potenza installata di un contatore standard è di 3 kW, in Francia è di 6 kW.

A parità di consumi, la bolletta elettrica francese per chi usufruisce della tariffa regolata, che varia due volte all’anno ed è stata modificata ad agosto, si aggira attorno ai 47 euro al mese, risultando al momento relativamente contenuta, più o meno in linea con quella di 6 mesi fa (+4%). Il prossimo aggiornamento dei prezzi luce da parte dell’Autorità è atteso in inverno.

Per il gas i francesi pagano una bolletta più alta rispetto agli altri paesi analizzati da Selectra: salita del 25% a settembre del 2021, oggi per i consumi pari a quelli di una famiglia tipo italiana ammonta a quasi 120 euro, contro i 111,5 euro dell’Italia, i 67 euro della Spagna e gli 87 euro del Portogallo. Il governo francese sta pensando di aumentare il sostegno alle famiglie economicamente fragili con i voucher energetici.

In Portogallo la tariffa cambia una volta l’anno

L’Autorità per l’energia in Portogallo stabilisce la tariffa solo una volta l’anno. La bolletta mensile dell’elettricità per un consumo pari a quello del cliente tipo italiano ammonta oggi a 50 euro circa e comprende già l’aumento del 15% avvenuto durante l’estate. 

Per quanto riguarda la bolletta del gas, di 87 euro al mese, non ha subito variazioni nell’ultimo semestre, ma cambierà ad ottobre 2021. Entrambe le bollette sono notevolmente più basse per i consumatori portoghesi rispetto agli italiani.

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