Lo scorso mese di febbraio è stato il terzo più caldo a livello globale, con una temperatura media dell’aria in superficie 13,36°C, pari a 0,63°C in più rispetto alla media del periodo 1991-2020. Di poco più caldo (+0,03°C) rispetto al quarto febbraio più caldo del 2020. Lo rileva il bollettino del servizio sul cambiamento climatico di Copernicus, secondo cui il mese appena trascorso è stato di ben 1,59°C superiore alla media stimata del 1850-1900, oltre che il 19° mese degli ultimi 20 mesi in cui la temperatura media globale dell’aria in superficie è stata di oltre 1,5°C superiore al livello preindustriale.

La temperatura media sul territorio europeo, da dicembre 2024 a febbraio 2025, è stata la seconda più alta mai registrata per la stagione, con 1,46°C in più rispetto alla media del periodo 1991-2020, notevolmente più fredda dell’inverno europeo più caldo del 2020 (2,84 °C).
Temperature in Europa: +0,40°C in più rispetto alla media
La temperatura media sul territorio europeo a febbraio è stata di 0,44°C, ossia 0,40°C in più rispetto alla media del periodo 1991-2020, classificandosi ben al di fuori dei 10 mesi più caldi di febbraio in Europa. Le temperature sono state più al di sopra della media sulla Fennoscandia settentrionale, l’Islanda e le Alpi. Un’ampia regione di anomalie negative è stata registrata nell’Europa orientale. I 12 mesi trascorsi da marzo 2024 a febbraio 2025 sono stati di 0,71°C superiori alla media 1991-2020 e di 1,59°C superiore al livello preindustriale.
Le temperature sono state notevolmente inferiori alla media in alcune parti degli Stati Uniti e del Canada. Altre regioni con temperature inferiori alla media includono le regioni adiacenti al Mar Nero, al Mar Caspio e al Mar Mediterraneo orientale, così come in una vasta regione dell’Asia orientale, che comprende parti della Russia meridionale, della Mongolia, della Cina e del Giappone. Temperature al di sopra della media sono state registrate in gran parte dell’Artico.
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Italia centrale: più umidità rispetto alla media
Nel mese di febbraio, si sono registrate in Europa precipitazioni prevalentemente inferiori alla media: ciò ha coinciso con un’umidità superficiale del suolo inferiore alla media in gran parte dell’Europa centrale e orientale, nella Spagna sudorientale e in Turchia. L’Islanda, l’Irlanda, il Regno Unito meridionale, parte della Francia meridionale e l’Italia centrale sono stati più umidi della media.
La siccità è stata superiore alla media nella maggior parte del Nord America, nell’Asia sud-occidentale e centrale, nella Cina più orientale e in gran parte dell’Australia e del Sud America, con incendi boschivi in Argentina. Condizioni più umide della media sono state osservate negli Usa orientali e occidentali, in Alaska e in alcune parti del Canada, oltre che in regioni della Penisola Arabica, Russia centrale e Asia centrale. L’Africa sudorientale e il Pacifico meridionale hanno visto il transito di diversi cicloni, che hanno causato danni significativi.
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