Patto europeo per gli oceani: gli indirizzi della Commissione EU

La strategia per proteggere il polmone blu del Pianeta prevede sei priorità

La Commissione europea ha adottato il Patto europeo per gli oceani, la strategia globale per proteggere il polmone blu del Pianeta, promuovere la blue economy e sostenere il benessere delle comunità che vivono nelle zone costiere. Il Patto riunisce le politiche oceaniche già in essere in un unico quadro di riferimento.

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Foto di Tai’s Captures su Unsplash.

Sono sei le priorità su cui si concentra il Patto: proteggere e ripristinare la salute degli oceani; rafforzare la competitività dell’economia blu sostenibile dell’UE; sostenere le comunità costiere, insulari e le regioni ultraperiferiche; promuovere la ricerca, la conoscenza, le competenze e l’innovazione; Migliorare la sicurezza e la difesa marittima; rafforzare la diplomazia oceanica dell’UE e la governance internazionale degli oceani.

Oceani: ripristinare gli habitat costieri e marini degradati

Per centrare il primo obiettivo (proteggere e ripristinare la salute degli oceani) la Commissione sosterrà gli Stati membri nel ripristino degli habitat costieri e marini degradati. Tra le azioni chiave rientrano l’incoraggiamento a istituire e gestire Aree marine protette e la revisione della direttiva quadro sulla strategia marittima e della direttiva sulla pianificazione dello spazio marittimo .

Per rafforzare la competitività dell’economia blu sostenibile, si prevede di dare impulso all’industria marittima con una nuova strategia industriale e una nuova strategia portuale. Si valuterà inoltre ed eventualmente si rivedrà la politica comune della pesca. Per garantire la prosperità del settore ittico e dell’acquacoltura, la Commissione presenterà una visione a lungo termine per questi settori nel 2026. La Commissione stessa si impegna a promuoverà inoltre l’accesso a giovani professionisti nella ricerca marina, nelle tecnologie oceaniche e nella pesca sostenibile introducendo una strategia di rinnovamento generazionale blu.

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Più sicurezza lungo le frontiere marittime sfruttando i droni

Il Patto propone anche l’ambiziosa iniziativa di osservazione degli oceani per migliorarne la conoscenza. Sarà sostenuta da una Strategia di ricerca e innovazione oceanica e alimenterà il digital twin europeo. Per sensibilizzare sull’importanza degli oceani, la Commissione istituirà una rete europea di giovani ambasciatori per gli oceani.

Si rafforzerà inoltre la cooperazione tra la Guardia costiera e la Marina e la sicurezza delle frontiere marittime. Sarà adottata una strategia coordinata per la rimozione degli ordigni inesplosi dalle acque europee, a partire dal Baltico e dal Mare del Nord. Saranno effettuati investimenti in una flotta europea di droni all’avanguardia, che sfrutterà tecnologie come l’intelligenza artificiale e sensori avanzati per il monitoraggio in tempo reale delle attività marittime, rafforzando le capacità di sorveglianza marittima.

Infine, un altro punto fondamentale riguarda il contrasto alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, attraverso l’attuazione obbligatoria di It Catch, la digitalizzazione del sistema di certificazione delle catture Inn, a partire da gennaio 2026.

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