Cingolani
Il minsitro della Transizione ecologica Roberto Cingolani in foto d’archivio di Canale Energia.

Il Governo sta lavorando per eliminare i sussidi ambientalmente dannosi (Sad). L’annuncio è arrivato dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani nel corso dell’audizione alle commissioni Ambiente di Camera e Senato che si è svolta il 14 ottobre.

Anche l’Italia deve dare un segnale importante, lo impone la normativa UE. L’azione avrà un forte impatto su numerose fasce, trasporti e settore agricolo su tutti. Si tratta di impegnare 19 miliardi di euro, secondo la stima del ministro Cingolani. Per annullare i Sad si rilancia la promozione dell’economia circolare e un nuovo approccio al ciclo dei rifiuti.

Per il ministro Cingolani, “eliminare i Sad non è negoziabile”, lo ha ribadito in una nota stampa. Una soluzione sul tavolo prevede: “Riduciamo o annulliamo i Sad di supporto a certi carburanti fossili. Un autotrasportatore piccolo potrebbe pagare di più il carburante ma avere uno sgravio sulla dichiarazione dei redditi.

Più economia circolare e taglio dei rifiuti in discarica

Con il Pnrr si punta alla realizzazione di 50 nuovi impianti per l’economia circolare e, in tema di rifiuti, il target è arrivare al 10% massimo di discarica. Questo l’obiettivo che si pone il dicastero della Transizione ecologica, con una dotazione di circa 2 miliardi di euro: Il target più ambizioso è arrivare a una raccolta differenziata di rifiuti attorno all’80%, quanto meglio è fatta tanto più si potrà riciclare la materia prima seconda”, afferma Cingolani nella nota stampa.

Ripensare il settore agricolo in ottica di circolarità

Il Pnrr guarda all’agricoltura allo scopo di promuovere l’efficienza energetica delle aziende del settore primario. Il ministro Cingolani indica la via da seguire: Con il fotovoltaico sui tetti e la rimozione dell’amianto, il fotovoltaico verticale, la circolarizzazione delle biomasse leggere e delle deiezioni animali per fare biogas e biometano. Incentivare la sostituzione di mezzi agricoli con altri di nuova generazione, viene evidenziato nella nota.

Nel Pnrr c’è spazio anche per le tecnologie connesse al riscaldamento, all’efficientamento energetico, alla manifattura per ridurre l’inquinamento atmosferico, migliorando soprattutto la qualità dell’aria nella pianura padana.

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