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Gli assessori all’Ambiente di Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto fanno appello alla presidenza del Consiglio dei ministri e al ministro della Transizione ecologica. La richiesta è che vengano intraprese azioni concrete per mitigare le emissioni responsabili dell’inquinamento atmosferico nel bacino padano. Il messaggio è stato lanciato nell’ambito della conferenza di Mid Term del progetto europeo Life PrePair, la piattaforma per la qualità dell’aria a livello interregionale.

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Le Regioni fanno sapere di aver messo in campo sforzi significativi per ridurre l’impatto dei settori trasporti, energia, biomasse e agricoltura: “Le misure attuate hanno già contribuito al pieno conseguimento dei limiti annuali di pm10 in tutto il bacino padano e ad ottenere il dimezzamento del numero di giorni di superamento del valore limite giornaliero”, è riferito in una nota congiunta.

L’appello: “Tema della qualità dell’aria sia priorità nazionale”

La convinzione condivisa è che occorre un’azione di raccordo nazionale. Gli assessori lamentano infatti il mancato inserimento nel Pnrr del progetto interregionale per il miglioramento della qualità dell’aria, con interventi quantificabili in 2 miliardi di euro: “Ciò evidenzia la scarsa attenzione a livello nazionale rispetto al tema che deve diventare una priorità nazionale”, si legge nella nota.

Proposte e obiettivi per mitigare le emissioni

Per le Regioni è necessaria “un’azione integrata e contemporanea su tutti i settori verticali che contribuiscono alle emissioni inquinanti, ovvero traffico, biomasse, agricoltura e energia, ma anche tra i diversi attori istituzionali”. Proprio per questo motivo, i quattro assessori richiamano lo Stato ad attivare le misure di competenza, anche ai sensi di quanto previsto dall’art. 9 comma 9 del d.lgs. 155/2010. L’obiettivo è garantire una forte azione complementare.

Con riferimento alle linee guida emanate dall’Organizzazione mondiale della sanità, viene chiesta una valutazione preventiva sui target di qualità dell’aria. Anche su questo aspetto, le Regioni chiedono al Mite e al Governo un presidio e una partecipazione ai lavori della Commissione europea.

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